Natallia è qui!

Verso le 19.30, quando ormai l’ansia mi stava divorando coi classici sintomi: stomaco chiuso e voglia di fare pipì ogni 3 minuti, ci hanno comunicato che l’aereo era in forte ritardo. Un’ora più tardi siamo arrivati al centro, ci hanno detto di star dentro, e poi ad un certo punto il pullman… i bambini hanno percorso il vialetto e io, dal vetro, ho riconosciuto subito Natallia, con un cappellino fucsia in testa  e una borsa della spesa al posto della valigia, e quando è entrata ho detto a voce alta “Natallia” e lei mi è corsa in braccio! Lacrime, lacrime, lacrime, uno dei momento più intensi della mia vita!

A casa tutto è stato facile, un po’ saltava in giro, un po’ si incantava a fissare qualcosa, con un sorriso stampato che mi rimarrà dentro per sempre. Ha chiamato casa e chissà cosa avrà detto a sua mamma lontana e in pensiero…

Ora dorme, la comunicazione è stata efficace: io giro per casa col mio frasario e ci intendiamo alla grande. Ci ha portato tantissimi regalini imballati in vecchie scatole che contenevano altro ed è impazzita vedendo il regalo di Rita! (Una bambola alla quale ha deciso di dormire abbracciata!) continua a dire grazie – in italiano – ogni tanto mi abbraccia e io mi sciolgo. E’ troppo bella, e tenera, ha i capelli di un colore incredibile, e la pelle rosina e morbidissima che pare finta. Ha cenato, qualcosa di leggero perchè è tardi, le ho fatto una doccia veloce e le ho mostrato il funzionamento dei vari sanitari, e indicato tutti i suoi spazi (armadio, asciugamani) e insomma meglio di così non poteva andare.

Io e mio marito ci guardiamo, sorridiamo increduli, felici che lei sia qui ora con noi.