Quando ho cominciato a scrivere questi post, non sapevo quanti sarebbero stati, né di preciso quali argomenti avrei trattato. Mi sono ritrovata a mettere in ordine le idee e, scrivendoli, sono stata davvero contenta di avere l’opportunità di sgombrare la mente da un sacco di orpelli, focalizzandomi su ciò che davvero conta per me, facendo finalmente chiarezza. Sono stata ancor più felice di avervi al mio fianco: tanti i commenti, alcuni davvero molto lunghi, addirittura con controrisposte, insomma uno scambio stimolante che ha reso i miei ragionamenti sulla faccenda ancora più profondi. Quindi grazie!
Oggi tento di tirare un po’ le fila. In concreto ho: un racconto lungo (che forse dovrei chiamare romanzo breve, o addirittura romanzo e basta, visto che molti editori ormai considerano e pubblicano romanzi di 60 pagine) dal titolo “La coppia che uccide” di cui nulla sapete, in valutazione da goWare, l’editore di “Ragione e pentimento”. Spero sia un sì e di potervene parlare diffusamente. Un racconto lungo dal titolo “Sognando la villeggiatura” in valutazione per Chic and Chick di Delos Digital. Un racconto lungo dal titolo “La matassa blu di Prussia” di imminente pubblicazione, sempre per Chic and Chick di Delos Digital. L’albo “Un figlio da lontano” di cui davvero vi ho detto tutto per cui sapete dove sta e come sta 😀 Un romanzo dal titolo non rivelabile, ma ormai noto come il romanzo di Natallia, in fase di revisione accuratissima. Per la serie, ma davvero ho scritto tutta sta roba? Pare di sì.
Forse alla mia scrittura dovrei solo chiedere di non farmi venire troppa ispirazione e lasciarmi riposare.
Grazie per avermi accompagnata in questo viaggio. Domani parleremo di tutt’altro, il post in programma tratta infatti il quotidiano dalle mie parti di questi tempi.
Un bacione.
PS. Questa è la settimana di carnevale. Nell’immagine di repertorio (2010) un sabato grasso milanese, noi all’epoca avevamo l’abbonamento al Teatro S. Babila – il salotto/bomboniera di Milano – e andai a vedere lo spettacolo agghindata così.
Cara, e’ stato interessante anche per noi seguire i tuoi ragionamenti.
Buon martedì grasso!
Io stasera faccio una serata con l’utentessa argentina che racconta la sua terra. Ovviamente sarò l’onnipresente moderatrice…
Baci
Chiara
Ho letto qualcosa nel tuo blog e ho capito che era lei. Un abbraccio a te, a lei, sarà di sicuro una serata interessante, piacevole e ben organizzata.
Sei già alla conclusione?
Peccato, questo tuo percorso è stato utile per insegnare anche agli altri, a chi deve partire, le strade della scrittura e il suo divenire.
Tanta roba interessante hai preparato per il pranzo del lettore. Resto sintonizzato per sapere dove e quando poterla assaggiare. 😉
Marco caro, non ho più nulla da dire sulla mia scrittura 😀 avrei molto da dire sull’editoria, sui diritti riconosciuti (forse) dopo N. mila solleciti e altro, sono però felice di aver fatto centro, temevo di parlare solo a me stessa ma ho visto che davvero ho avuto un bel seguito. Ti ringrazio tanto. Ci ribecchiamo qui o da Chiara o in diversi angoli di lettura ancora inesplorati.
“La matassa blu di Prussia” suona proprio bene. Lo leggerò appena esce!
Grazie. Ma tu sai qual è il blu di Prussia? Io l’ho scritto così anni fa e ora… boh. Potevo scrivere rosso pompeiano, almeno quello so quale sia.
Io lo so, il colore del mio abito da sposa! Bellissima tonalità di blu! 🙂
@ Francesca: foto foto foto!
Troppa ispirazione? Se per caso te ne avanza, io sono qui! 😉
Sì, ma poi procedi tu, eh. Bacione
Ora che ho un po’ di tempo recupero i tuoi ultimi post sulla scrittura. Baci
Il bello dei post è che non scadono. Bacione
Urca, se ne hai scritta di roba!!! Complimentoni sinceri!
Ma non tralasciare il color biondo fragola di vecchia memoria… che qui non c’entra niente, ma quando ci penso mi viene in mente il budino alla fragola di una nota marca e l’acquolina. Chissà perché poi!?! 🙂
Biondo fragola, giusto! 😀 Preferisco i budini verdi, menta e pistacchio.
Io veramente preferisco i classici vaniglia e cioccolato, ma questo mitico biondo fragola (anche se riferito ai capelli) mi richiama gusti e profumi d proustiana memoria. Ma proprio non so perché! Se lo scopro, sarai la prima a saperlo 🙂
Le ragazze con i capelli biondo fragola nei gialli di Agatha Christie si cacciano sempre in qualche guaio!