Nonostante l’orecchio (dolore in attenuazione, ma ancora c’è), il geometra uscito ieri sera per costatare le copiose infiltrazioni (parole sue), due splendide serate fuori (ho un sacco di belle foto di nuovi angoli di Milano da mostrarvi, immagino lo farò dopo le ferie), ho appena chiuso l’ultima rilettura del romanzo di Natallia. Rilettura con correzioni finali, ovvio. Dovrebbe essere la versione definitiva, magari ci saranno ancora piccole cosucce, deciderà Chiara, ma il pacchetto di revisione che ho comprato da lei è come me: esaurito 😀
A parte le pagine scritte durante le due ospitalità di Natallia, come diario di bordo e pubblicate nel blog, non riesco a ricordare quando ho iniziato a scrivere sul serio il romanzo. Ma so che il 12 dicembre Chiara dopo aver letto la prima stesura mi scrisse che c’era davvero molto da fare. Quella prima versione ora mi appare come il riassunto dell’attuale, una sinossi, forse, e fatta pure male.
Con la seconda stesura ho inserito un botto di conflitti: sembrava un romanzo con il singhiozzo, conflitto, risoluzione, un altro, altra risoluzione. Uhm.
“Non ci siamo” disse Chiara, credo fosse febbraio, e io andai in crisi marcia, per la prima volta ho pensato di buttarlo via. E’ il momento in cui mi disse di creare la seconda linea narrativa. Da lì è storia recente.
Il 5 giugno la sua ultima scheda, di cui ho parlato qui parecchio. Ho lavorato come un mulo per meno di venti giorni. Lo sapete.
Questo romanzo mi ha dato tantissimo, mi ha tolto anche molto tempo, restituendomi fatica, talvolta lacrime, di sicuro sudore. Scriverlo è stata un’esperienza totalizzante: affrontare di nuovo certi argomenti, inventarmi qualcosa di strampalato per bilanciare. Sono andata molto oltre i miei traguardi precedenti, in una maniera che non credevo possibile: sia in termini tecnici, che di trama, e anche di linguaggio.
Un capitolo è intitolato “L’anno che verrà – Lucio Dalla” parla di Capodanno e in questi giorni ho ricevuto le foto che vedete dall’amica che ospitò Karyna. Natallia fa gli occhi storti, Karyna è imbronciata, io ho i capelli lunghissimi, abbiamo appena brindato al 2014 (un anno di merda!)
Ecco, vi lascio queste bellissime immagini, sapete che ne ho pubblicate pochissime della puffolona, per ringraziarvi del tifo, l’affetto e il sostegno che mi ha accompagnato durante la scrittura di questo romanzo, che ha caratterizzato praticamente metà 2015.
Le emozioni che ho provato sono diverse e costituiscono il senso più alto dello scrivere, ringrazio mio padre che mi ha dato la tenacia per non arrendermi, neppure quando è mancato davvero un soffio perché lo facessi. Avrei perso moltissimo abbandonando questo progetto. E grazie anche a mio marito, che ha rivisto l’impaginazione e portato un sacco di caffè 😀
Non vedo l’ora di leggerlo!!!
Leggere le tue parole mi ha emozionato!
@ Marica e Dovehovistote: voi siete mie lettrici forti e vi sono grata, sono certa che il romanzo vi piacerà, e pure tanto, occorre solo un po’ di pazienza, mica lo sappiamo quando esce 😦
Ho recuperato ora di corsa la lettura degli ultimi tuoi post. Mi spiace per il tuo orecchio. Posso solo immaginare il fastidio. Sono contenta che tu sia arrivata a completare il romanzo e… appena posso ti scrivo. Un abbraccio forte forte!
Dai, poi per 2 settimane non pubblicherò nulla: vi lascio tranquilli! Sì, l’orecchio è stata una grana non da poco, soprattutto perchè lunghissima. Attendo la tua mail, presto eh, chè poi mi sconnetto dal mondo! 😀
Sandra quando parti?
Goditi il sollievo di essere arrivata alla fine. 🙂
Un abbraccio
Che è molto più di un sollievo, mi sa che la parola per definire questa sensazione non l’hanno ancora inventata. Ma felicità le assomiglia molto. Bacione
Questo post mi ha dato un sacco di carica. Sei la dimostrazione vivente che si possono portare a termine progetti impegnativi, anche dolorosi e come la vita, se vissuta ad occhi aperti, sia sempre arricchente.
Per certi versi il progetto di scrittura che ho in mano adesso assomiglia al tuo. Parti di vissuto dolorose, un bilanciamento difficile, adesso si è pure inserita l’attualità bastarda, una prima stesura che ogni due capitoli mi fa pensare “non è meglio mollare?”. Il fatto che tu sia arrivata a una stesura finale che ti soddisfa mi dà tanta fiducia. E tanta voglia di leggere i tuo romanzo.
Grazie davvero Tenar per questo commento. Sono stra felice di darti la carica, facciamo che ti passo proprio il testimone dell’energia scribacchina con grande piacere. Sì, avevo intuito che il tuo romanzo fosse sul genere del mio, vedrai, comunque vada, e andrà bene, nel bilancio finale la soddisfazione di sicuro avrà la meglio sulla fatica (spesso ahimè improba).
Sto terminando anche io il mio romanzo proprio in questi giorni. Sarà la stanchezza, ma non riesco ancora a sentire l’euforia. Però è bello vederti contenta e così carica. Complimenti per il traguardo e in bocca al lupo per la risoluzione definitiva degli altri problemi. Un abbraccio 🙂
Sì, ho visto da Chiara-appunti che eri in dirittura, ma mi è anche parso di capire che hai portato avanti due progetti quasi in contemporanea. L’euforia ti arriverà, forse sai lavorare con una editor professionista dà una carica diversa, perchè c’è subito un responso (subito, nel senso magari anche 2 mesi dopo l’inoltro) e non navighi da sola, cosa che, a volte non ti fa capire se sei sulla rotta giusta. Ti abbraccio anch’io e comunque complimenti anche a te, finire non è così scontato!
Grazie. Sì, mi sa che hai ragione: il dubbio di fondo attenua la soddisfazione.
Complimenti! Non vedo l’ora di leggerlo.
Grazie, and keep calm, we are looking for a big editor. Sottolineo big. Al massimo ti mando il pdf 😀
Che bella la sensazione di avere compiuto un’impresa bella e importante! Per ora congratulazioni, il resto a dopo. 🙂
…è quel romanzo di cui ho avuto il privilegio di leggere l’incipit?? 😉
Se si, lo attendo anch’io. Ho bisogno di una dosa di fiducia, non tanto nell’ambito scrittorio (lì sono ancora nel mio bozzo, in lenta trasformazione).