Anna e Cesare sono tutti noi, quando la vita ci prende a calci e speriamo in qualcosa di meglio con il caffè del mattino dopo. “Figlia dei fiordi” parla di un amore che prende l’allungatoia, ma poi arriva e non può non indurre il lettore a fare il tifo.
“E siamo noi, fino a quando le ombre si fanno più lunghe sul prato, con i nostri urli primordiali, il sudore salato che gli lecco ovunque su quel corpo che odora di bagnoschiuma maschio e muschio e mi manda fuori di testa, e poi, finalmente, la quiete: il lago brilla sotto un sole arancione ed è come se il fuoco si fosse trasferito da noi al cielo, per magia.”
wow! bello ottobre visto così!
ma la foto è di Magorso?
No, la foto è dell’Hotel dove siamo stati a Passignano, ci hanno scritto ieri, proponendo questa offerta per ottobre, mi piacerebbe tantissimo andarci.
E la foto si sposa alla perfezione con il pezzo del mio romanzo.
l’Umbria in autunno…. ❤ ….. (sospirone)
Grazie Sandra, hai fatto un ottimo lavoro! 🙂 ancora non ci conosciamo ma spero di poter entrar presto a far parte della tua CERCHIA di amicizie :**
Buona giornata e buon lavoro,
Ipek