Villeggiatura per due – Romanzo breve di Sandra Faè
Sarà solo una villeggiatura per due o la svolta della vita?
Le vite di Claudia, impiegata e Sophie, violinista affermata, sono simili a quelle di tutte le single trentenni, eppure le due ragazze sono tanto diverse tra loro. Più esuberante e intraprendente Claudia, riservata e raffinata Sophie, che è nata a Parigi e si trasferita in Italia da bambina. Amiche fin dai banchi di scuola, trascorrono le vacanze nella deliziosa località di Borgosole. È il momento di stare insieme, di divertirsi tra spiaggia e serate, ma mentre Claudia non ha difficoltà a fare nuove conoscenze e a vivere le due settimane con reale spensieratezza, Sophie cede spesso alla malinconia. Pensa alla sua città d’origine e al fatto che la sua grande passione per la musica la porti sì in giro per l’Europa, ma proprio per questo non riesca a mettere radici in alcun posto e al termine dei concerti si chiude nella sua camera d’albergo sentendosi davvero sola. Così a Claudia tocca spesso il compito di consolarla, fino a quando un incontro del tutto imprevisto getterà una speranza nuova anche sul futuro di Sophie. La simpatica Claudia, che si rammarica per i suoi fianchi larghi e invidia la figura aggraziata dell’amica, è la voce narrante del romanzo breve. Leggere questo libro significa partire con le due amiche, affittare un lettino vicino al loro ed essere in vacanza a Borgosole, tra scottature di sole e bruciature di cuore.
Un’amicizia solida, una vacanza tanto attesa, un amore in bilico tra paure e speranza: difficile non identificarsi e fare il tifo. Villeggiatura per due addolcisce il cuore, mentre si ride, costa come un gelato e dura molto di più! La storia della vacanza di Claudia e Sophie è come l’onda giusta per i surfisti: l’aspetti a lungo e quando arriva puoi solo buttarti ed essere felice!
Ieri la mia ipotesi di quarta di copertina è stata pubblicata da Michele, nella sua rubrica del venerdì. Raccogliendo le graditissime opinioni di tutti – grazie ancora – l’ho rielaborata. Difficile soprattutto tenere presente le indicazioni di Tenar sulla chiusa, più facile spezzare la lunga frase nella prima metà, giudicata da tutti un po’ arzigogolata. Spero di avere centrato l’obiettivo, e a questo punto lo chiedo a voi…
Se volete, potete anche esprimere le vostre preferenze circa la copertina. Ieri vi ho mostrato l’albicocca, oggi la rosa e l’azzurra. Quest’ultima è la preferita dell’Orso.
Da lettrice dico rosa. 😉
Mi sa che tocca fare una tabella excell per i voti! 😀 Comunque sì il rosa c’ha tutto il fascino del richiamo al genere che alle donne piace 😀 vediamo intanto grazie per tutto, ti ho risposto di là.
Secondo me, meglio il rosa: ci sono già molte righe azzurre in spiaggia, ombrellone e cabine, la cornice blu non spicca né fa spiccare la foto, per me 😉
Sono uno scrittHobby ancora mediocre e non sono un editor, ma ti do lo stesso un parere sulla quarta: forse potresti levare la seconda frase (anche se dopo i recenti problemi con l’agente, potresti trovare fastidioso il taglia e cuci, nel qual caso ti chiedo subito scusa 🙂 ) e incorporarne gli elementi in certi punti – per esempio, la riservatezza di Sophie potrebbe trovare posto nella frase in cui dici che cede alla malinconia. Così, mi sembra che tu voglia presentare troppo rapidamente le peculiarità dei personaggi (a pelle mi sembra troppo veloce, anche se è la quarta di copertina).
Poi, nel punto in cui spieghi che la voce narrante è Claudia, ci vedrei meglio qualcosa di più colloquiale, tipo “la simpatica Claudia (…) ci racconta la storia di quell’estate”. O di quest’estate, se è raccontata al presente 😛
Caro Daniele, io sono felice per i commenti alla quarta, altrimenti non l’avrei postata. La quarta ha un ruolo preciso e importante: deve attirare lettori. Questo è il suo ruolo; se chi la legge abbandona l’idea dell’acquisto (ok, ci sono altri elementi, come l’anteprima di alcune pagine) qualcosa non ha funzionato. Ora come ora siamo in tempo anche a riscriverla da capo, se necessario. Grazie 😀
azzurra!
Senza esitazioni voto per il rosa: stacca nettamente rispetto all’azzurro delle sdraio, degli ombrelloni e delle cabine. Bacioni!
@ Grazie per i voti. Attenzione: partecipa anche quella albicocca nel post precedente, non dimenticatela!
Io voto il rosa, meglio anche dell’albicocca.
La chiusa del paragrafo principale della quarta ora mi piace di più. Il secondo paragrafo ancora non mi convince. Cercherei di sintetizzare il più possibile, con una frase a effetto, magari.
C’è da dire che è un genere che non frequento tanto da lettrice. Come diceva Hel nel suo post, meglio ispirarsi il più possibile dalle quarte dei libri editi di successo del genere. Io non li ho in mente. D’istinto farei paragrafo + singola frase.
Io ne ho studiate alcune prima di cimentarmi con questa. Bene che sia migliorata. Sul colore pareri discordanti, sarà una bella lotta. Grazie mille!
Azzurra anche per me! 😉
Grazie, vediamo chi la spunta!!!!
anch’io voto azzurra, come l’Orso, perchè sa più di estate!
e poi …. voglio dire….Claudia……(ehm, qui si tratta di diritti!!!!!)
supersmack!
E’ la mia seconda Claudia, la base di questo romanzo era un racconto vecchissimo protagoniste una mia amica Claudia e Sandra (io) poi per esigenze diverse Sandra è diventata Sophie perchè volevo farla francese.
Il fatto è che Claudia è uno dei miei nomi preferiti.
non può che farmi piacere!
io toglierei… indovia cosa… una virgola! 😀
così: Villeggiatura per due addolcisce il cuore mentre si ride, costa come un gelato e dura molto di più!
Giusto essere coerenti! 😀
Ciao Sandra, prima di tutto auguri per il tuo compleanno, anche se in ritardo… Arrivo solo oggi a leggere, quindi non so se hai già scelto la copertina , ma ti do lo stesso il mio voto… che va a quella con in rosa, più che altro perché si nota di più. Quella in azzurro mi piace di più per un senso di armonia, ma a quanto pare bisogna considerare di più ciò che colpisce…
Sei in tempo per tutto cara. Grazie doppio. Un bacione
Bella e accanita lotta fra Rosa e Azzurro.
Segna per bene Sandra.
Io non mi esprimo anche se, in termini di efficacia la mia idea l’avrei. 😉
L’albicocca è poco considerato ma è quello preferito dal nipotino! Lotta durissima!
Però puoi esprimerti, sai.
Ok, allora ti dico, giuro, non faccio conflitto d’interesse. 😀
L’azzurro a livello estetico ci sta bene, anzi è perfetto. Si abbina con l’immagine. E’ leggermente più chiaro, così da creare una leggera differenza di tonalità. Fosse stato lo stesso colore delle righe, l’azzurro ci moriva. Invece più chiaro richiama il cielo, dona un senso di leggerezza all’insieme.
Quindi a livello estetico, l’azzurro stravince.
Ma io sceglierei il rosa.
Perché nella copertina di un libro, non conta l’estetica, o meglio conta, ma l’impronta più importante è l’efficacia. Il messaggio che trasmette. In una libreria la copertina è l’input per farci afferrare il libro in mano, Negli store online l’input affinché ci soffermiamo e non scorriamo la pagina.
Il rosa stona un po’ rispetto all’azzurro, ma identifica con piena chiarezza il messaggio del libro.
Guarda la copertina azzurra e leggi il titolo, estraniandoti da quel che già sai della storia. Guarda con gli occhi ignari di un potenziale lettore.
Non riesci a identificare al volo che si tratta di una storia di complicità femminile, di possibili amori. Villeggiatura per due potrebbero essere due fidanzati, due amici maschi a caccia di prede, la qualunque.
La copertina rosa invece identifica, etichetta il genere. A colpo d’occhio una potenziale lettrice che scorre il mouse, a livello istintivo, inconscio, capta e focalizza l’aspettativa.
A livello di marketing il rosa ha molte più probabilità di catturare l’attenzione delle lettrici, indurle ad approfondire la sinossi e chissà, magari, acquistare l’ebook. 😉
Voto rosa, ma un po’ troppo in ritardo! 🙂
No, no. Non ho ancora tirato le somme. In tempissimo quindi, grazie!