Questa sera vi porto a Salonicco, siete pronti per una piccola carrellata emozionale?
La filosofia della città è di prendersi il proprio tempo, vi chiedo quindi di farlo anche leggendo questo post, proprio per entrare nella giusta atmosfera: cliccate le parole in azzurro e non ve ne pentirete.
Il nostro punto di partenza Si chiama Papavero e si trova nel cuore di Ladadika, un tempo quartiere ebraico, oggi caratteristico crocevia di locali paragonabile a Trastevere. Scoperto per caso giovedì per un pranzo che si è rivelato squisito: cucina greca di moderna declinazione, abbiamo poi appreso che si tratta di un posto parecchio celebre.
Sabato invece un aperitivo (avremmo poi cenato in hotel) sul lungomare, lì i locali si susseguono, molti hanno nomi stranieri, c’è l’italiano Salotto, il Tribeca, non manca Starbucks, ma la scelta è caduta sul locale perfetto per Tenar!
Salonicco. Un grande nuovo amore da subito!
Più bella di Atene, moderna e bizzantina, la città di Alessandro Magno prima, importante provincia romana in seguito, dicono non dorma mai e in effetti ci è parsa parecchio vivace. Una porta per l’Oriente, e si vede. I resti del castello e poi giù verso il mare.
Ci si può godere la baia, noi l’abbiamo fatto venerdì, con un giro su uno dei tre Bar Boat che offrono una piccola gita di mezz’ora, dalla Torre Bianca al porto e ritorno, pagando solo la consumazione, molto godibile. O cominciare, come noi, col classico Sightseeing Bus, un giro di un’ora per localizzare i punti dove tornare. Tantissimi i musei, purtroppo una scarsa programmazione ce ne ha fatto trovare chiusi diversi (quello militare era proprio chiuso per restauro nei 3 giorni in cui siamo stati a Salonicco), splendido l’imperdibile museo archeologico con ottimi reperti, molto ben conservati.
La prossima volta visiteremo quelli che ci siamo persi. Perché noi a Salonicco si torna di sicuro! ♥
Quando si decide di regalarsi un weekend lungo in una capitale difficilmente si pensa a Salonicco, e si sbaglia. Prendetela in considerazione se state pensando a una fuga. Ottimamente collegata da diverse linea aeree anche low cost, economica il che non guasta, consigliatissimo l’Hotel Anatolia dove abbiamo soggiornato.
E ora le immancabili foto dell’Orso! So che le stavate aspettando!

Umbrellas, un altro simbolo della città, la scultura è alta 13 metri e gli ombrelli sono almeno 20. Bellissima!
Il nostro piccolo tour alla scoperta di Salonicco termina qui, spero di avervi incuriosito almeno un po’ da poter pensare di volerla visitare! Non ne sarete delusi!
Σ ‘αγαπώ Θεσσαλονίκη (S’agapò Thessaloníki) ♥
mi hai fatto venire una gran voglia di tornare in Grecia!!!!
ho visto “solo” Atene, Creta e Corfù, direi che ne ho per i prossimi 20 anni prima di stancarmi 😀
i piatti del Papavero mi hanno fatto venire un certo languorino già adesso (sull’immagine del polpo momento mistico, grazie!)
Prego, ci mancherebbe! Al Papavero per cominciare portano a tutti una zuppetta pomodorosa squisita in una tazzina di caffè, che apre le papille gustative e ti scofaneresti pure le sedie! Tutti in Hellas che risaniamo l’economia!
mi hai fatto venire voglia di andare in grecia, e ti assicuro che non era per niente scontato, mi sono sempre rifiutata, forse complice il collega stronzo che è greco! belle le foto, e bella tu, quanto ti sono cresciuti i capelli! la foto con gli ombrelli è da copertina!
In effetti la foto con gli ombrelli l’ho pensata anch’io come copertina, di quale libro non si sa,
secondo me anche di “Figlia dei fiordi” starebbe bene, perchè dà un’idea di leggerezza.
La Grecia è proprio bella, guarda, sono felice che il post ti sia piaciuto. Salutami il collega greco, digli “yassas” e in privata ti dico una super parolaccia. I capelli sono + lunghi anche perchè super dritti grazie al trattamento. Bacione
ma guarda in effetti… anche perché potrebbe benissimo essere il pontile di un lago!
La Grecia è molto bella. E ho visto solo Katakolon, Mykonos e Santorini per dirlo.
Ogni volta che danno in tv Quattro amiche e un paio di jeans mi inchiodo a guardare le stesse stradine di Oia. Invece la parte antica l’hanno ripresa molto bene in Le mie grosse grasse vacanze greche (con la stessa protagonista de Il mio grosso grasso matrimonio greco, Nia Vardalos, padre greco).
Voglio le tazze con Sherlock! E anche quella con la civetta!
Che voglia che mi hai fatto venire… Tu sei incantevole!
Baci, Francesca
Barbara, quando mi sono sposata è stato un tormentone: tutti a chiedermi se avremmo fatto come Il mio grosso grasso matrimonio greco! Le scene ad Atene del gruppo di turisti sono molto realistiche, Tenar: nessun problema sai? La tazza Sherlock è in vendita, te la prendo al prossimo giro! Temo sarà più difficile per quella con la civetta. Francesca, io sono incantevole? Grazie, diciamo che mi piaccio al massimo 3 settimane all’anno, qualche giorno dopo l’arrivo in vacanza quando inizio a prendere colore e a stendere i tratti del viso e poi al ritorno fino a quando torno al solito stadio che di incantevole ha ben poco! Grazie
(occhi a cuoricino)
PS: immagino che sia un po’ più difficile per quella con la civetta…
PPS: magari quelle di Sherlock le trovo anche qua in giro.
Ma come sei bella sospesa sulla fontana! Sono stata a Salonicco tanti anni fa e la città mi era piaciuta moltissimo per la sua atmosfera, una sera cenammo in un bar che ci preparò due bistecche di maiale improvvisate e dopo tutti si misero a ballare il sirtaky lanciando piatti per terra, hai presente la scena di Zorba il greco uguale! Mi hai fatto venir voglia di tornare a Salonicco *o*
A proposito ho comprato Le affinità elettive, sono ufficialmente una tua lettrice 🙂
Grazie, in quella fontana mi sono divertita un sacco! Oh finalmente qualcuno che è stato a Salonicco! Le mie Affinità sono affettive, non elettive 😀 – l’autore è un pelino più celebre di me! Grazie davvero, ti sono ufficialmente grata, spero che ti piaccia ma immodestamente parlando sta piacendo a tutti!
Oddio!!! forse è stato il correttore automatico dell’Ipad o forse sono io che sono fusa, comunque è il tuo libro, ho letto solo le prime pagine e mi sembra molto divertente anche se tratta temi importanti, tra cui un tema che mi è molto caro perché l’ho vissuto personalmente. Bacioni
La foto con gli ombrelli è eccezionale! 😀
Avrei dovuto togliere la borsa. Comunque grazie, tutti facevano la foto così alla Mary Poppins!
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