L’uomo nero

Elisabetta Bucciarelli, autrice e drammaturga, ha curato il progetto laboratoriale che ha fatto nascere l’antologia L’uomo nero Ediz. Caracò uscito ieri, e io sono stata invitata alla conferenza stampa dove Elisabetta e quattro delle sei autrici (Simona Giacomelli, Elena Mearini, Cira Santoro, Anna Scardovelli, Monica Stefinlongo, Cristina Zagaria) incluse nell’opera hanno parlato di lui, il solito maschio stereotipo che tanto ci fa dannare.

L’idea è quella che Elisabetta, che ha scritto un’accurata prefazione ma non è presente con un proprio pezzo, accompagnasse le autrici che ha scelto di persona, per trovare un punto di vista differente, con un denominatore comune e portare alla luce il momento, la situazione dove il maschio s’incrina e diventa fragile. L’uomo da presentare e poi distruggere (perché lo stereotipo vuole che l’uomo sia inaffidabile, assente, eterno bambino!), andando dentro alla propria voce autentica di donna, usare sì il proprio sguardo femminile ma tentare anche di mettersi davvero nei panni dell’uomo.

Sei racconti dunque, di donne non tutte espressamente scrittrici, comunemente d’accordo nel dire che se l’uomo non è stereotipato (vedi sopra) forse è ancora più difficile da gestire, da affrontare. Perché, come ha sottolineato la brava Elena Mearini che ho avuto la fortuna di individuare prima dell’incontro, in un bar, di agguantarla e farmi riconoscere per quella che sono “una blogger ficcanaso!”, se togliendo lo stereotipo scoprissimo che non rimane nulla, se ci restasse solo il vuoto?

Sei racconti sulla pelle, dove ogni donna ha voluto dire proprio quella roba lì e i lettori invece di sicuro troveranno altri piani di lettura. La sfida vera adesso è capire finalmente che uomini e donne sono diversi! Piantiamola di volerli come noi! Cerchiamo piuttosto un terreno di gioco comune dove stare bene insieme, di sicuro c’è, grazie a chi ci indicherà la strada per raggiungerlo.

Un piacevolissimo incontro, un gruppo di donne in gamba, un po’ di rabbia verso l’uomo nero, molte chiacchiere, un’attività mia, questa di andare agli incontri riservati ai giornalisti, che si sta affiancando alla scrittura con mia grande gioia. Ho un invito anche per settimana prossima. 

5 pensieri su “L’uomo nero

  1. Strano progetto, di cui non conoscevo l’esistenza. Strano, perché amo molto i gialli di Elisabetta Bucciarelli e se devo trovarle un difetto è proprio sulle figure maschili (tranne una, il medico legale di “dritto al cuore” ), mentre come indagatrice dell’animo femminile ha davvero pochi rivali.

    • La Bucciarelli ha dichiarato chiaramente di essere molto interessata al maschio, del resto il suo ultimo romanzo è addirittura intitolato “La resistenza del maschio”, Persona davvero affabile, l’avevo già incontrata (ne parlai nel blog) e ora ancora più da vicino posso solo confermarlo con molto piacere.

      • Ho letto il romanzo, anche se ha confermato la mia idea, meglio le figure femminili. Lei, però, è fantastica, qualche volta è passata anche dal mio blog.

  2. Ma che bella questa tua nuova attività, credo sia anche molto stimolante. Ho conosciuto Cira Santoro alla presentazione del suo libro sulle arzille vecchiette, davvero molto carino!
    Bacioni cara Sandra

    • Sì, la mia nuova attività è gratificante e permette di conoscere da vicino un sacco di autori, molto più di quanto avvenga alle presentazioni a entrata libera, è un piccolo gruppo, tutti davvero interessati, non gli amici del quartierino, alla fine è sempre previsto un brindisi e un momento conviviale. Sono pure orgogliosa di essermi fatta strada in un giro come questo grazie al mio blog.

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