Avevo in mente un post, rimando di scriverlo.
Non servirà a nulla, ma in questo blog si parla sempre tanto di Grecia, abbiamo una rubrica speciale e persino un contest in corso di svolgimento, per cui quello di oggi può solo essere il giorno del cordoglio per le tante vittime del terribile incendio che ha colpito i dintorni di Atene. Siamo stati a Rafina, uno dei centri colpiti, dove ci imbarcammo per la splendida Isola di Tinos, dieci anni fa.
Atene per mio marito è comunque casa, e i bambini vittime delle fiamme potrebbero essere i figli dei suoi cugini. Il mio cuore è davvero troppo triste adesso.
Ho visto anch’io pochi minuti fa… e vi ho pensato 😦
Purtroppo non ci sono parole ma tanto dolore, guardando il telegiornale avevo i brividi! L’hanno definita la nuova Pompei… Mamma mia non ci riesco a pensare.
@ Chi ci conosce, care Barbara e Nadia, ci collega sempre alla Grecia. Troppo, troppo tremendo.
Non posso credere all’orrore che vedo da lontano. La Grecia è nei cuori di tutti noi
I drammi dei vicini di casa ci toccano maggiormente, è normale. E più o meno tutti siamo stati in Grecia almeno una volta.
Io ci sarei voluta andare proprio quest’anno… poi gli eventi ci hanno portati altrove.
Sono sconvolta da ciò che ho visto. E l’Unione Europea non può solo pensare a succhiare o vincolare soldi e a lasciare la gente in condizioni tali da non poter neppure disporre di alcuni canadair per gli incendi, in zone dove gli incendi sono eventi ordinari in estate.
La stessa cosa sarebbe potuta succedere in Italia, in Spagna o in Francia.
Spero che l’UE dia degli aiuti concreti alla Grecia e che tutti si mediti su ciò che si può e si deve fare in queste circostanze.
Scusa intendevo dire per prevenire, laddove possibile, questi episodi.
Zero prevenzione e piani regolatori, edilizia alla cavolo e un’economia al collasso, e questo è il risultato. La UE e la Grecia stessa hanno molte colpe, purtroppo.