La Mostra dei Poster

Carolina e Giorgio sono andati a convivere da poco, la loro quotidianità ha preso la forma dell’entusiasmo, la casa odora di nuovo e i piccoli incidenti domestici vengono sempre affrontati con allegria, così come l’economia talvolta traballante.

“Quando pensi che avremo i soldi per quel meraviglioso aspirapolvere senza filo?”

Chiede Carolina.

Giorgio non le risponde, pensa che forse per Natale 2021, ma è un po’ troppo in là nel tempo e non vuole deluderla, troverà di sicuro qualcosa che costi meno da metterle sotto l’albero assieme ai suoi biscotti preferiti a forma di renna.

“Anche sto mese niente fine settimana fuori.” Esclama Giorgio guardando il calendario su cellulare: non se ne fa un cruccio, Milano è spettacolare e c’è una nuova pizzeria da provare, prenoterà per il sabato successivo.

La domenica sera li avvolge nella tipica malinconia da fine del weekend. Carolina esce dalla doccia, si strofina i capelli con l’asciugamano e sorride alla vista dell’aperitivo che Giorgio ha improvvisato in quell’unica stanza che unisce sala e cucina, afferra una patatina dalla ciotola e lancia uno sguardo al prosecco: ne aveva proprio una gran voglia, Giorgio sa sempre interpretare i suoi pensieri. Torna in bagno e quando riappare si accomoda sul divano accanto a lui, le bollicine saltano sul palato. Dà un bacio a Giorgio su una tempia.

“Giorgio, adesso facciamo una lista delle priorità. Cosa ne dici di quei muri spogli? Non è ora di comprare qualcosa?”

“I quadri non sono proprio in cima all’elenco. Monet tra l’altro è un po’ fuori budget.”

“Che scemo sei!”

In effetti Giorgio non ha torto, Carolina ha una nota passione per gli impressionisti e ha più volte sottolineato come ogni altro quadro non riesca mai a piacerle, per cui appendere qualcosa alle pareti è un’impresa.

“Si potrebbe pensare a delle foto, no?”

“Foto? Sì, magari, però non fatte da noi, eh.” Così dicendo Giorgio fa scorrere la galleria dello smart phone, non ha mai avuto una macchina fotografica se non da ragazzino quando lanciarono sul mercato delle scatolette usa e getta. Nell’epoca in cui tutti fotografano la qualità è al ribasso, l’idea di essere circondato dai suoi scatti fuori fuoco e spesso sbilenchi non lo esalta per niente. Ama quell’appartamento, non avrebbe alcun senso rovinarlo così.

“Possiamo cercare delle foto di qualche professionista. Una mia collega mi ha parlato di un negozio in corso Buenos Aires, un posto enorme, con oltre 1500 poster, manifesti d’arte, grafiche d’autore.”

“Ma va? Come si chiama?”

“La Mostra del Poster se non sbaglio.”

“Aspetta lo cerco.” Giorgio smanetta sul cellulare “Trovato, ah in galleria Buenos Aires, interessante, c’è un sacco di roba. Ci facciamo un giro sabato prossimo e poi pizza, cosa ne dici?”

“Fan-tas-ti-co!”

“Tocca brindare, versami ancora un goccio di vino!”

Due settimane più tardi.

“Sono nervosa, Maddalena e Raffaele sono due criticoni, avranno di sicuro qualcosa da ridire sulla casa, o sulla mia cucina, o su entrambe.”

“Dai, tesoro, stai tranquilla, la tua parmigiana è spettacolare e la casa, be’ a parte che deve piacere a noi, ma cos’ha che non va? Comunque sono due care persone, un po’ milanesi imbruttiti, lo riconosco, ma brave.”

Il campanello interrompe le paranoie di Carolina. In un attimo lo sguardo di Raffaele percorre ogni angolo dell’appartamento, mentre sua moglie consegna una torta fatta con le sue mani, perché lei è una gran cuoca.

“Ehi, ma queste?” Chiede Raffaele che si sofferma a osservare la parete dietro il divano, con due stampe di foto di Milano.

“Ti piacciono?”

Dai fornelli Carolina allunga le orecchie, curiosa.

“Ma sono bellissime. Non so chi le abbia fatte, ma è stato capace di catturare l’atmosfera dark di Milano. Non saprei quale scegliere, lo skyline è davvero molto suggestivo, ma anche questa delle tre torri di City Life mi piace parecchio. Dove le hai prese?

“Alla Mostra dei Poster, lui si chiama Paolo Marchesi, un fotografo pazzesco, ha sto mood un po’… mah, crepuscolare direi. Cattura il buio e lo restituisce dopo averlo elaborato in queste immagini.”

“Mostra dei Poster, hai detto? Me lo segno subito, sai in studio ho quella vecchia crosta dipinta da mio suocero, convincerò Maddalena a sostituirla, oggettivamente è davvero orribile.”

I due amici ridono, dandosi dei piccoli pugni, retaggio di lotte di quando erano ragazzini.

“A tavolaaaa!” Carolina batte le mani e invita gli ospiti a prendere posto.

“Parmigiana?” Raffaele guarda con affetto la grossa porzione che Carolina gli ha appena servito. “Il mio piatto preferito!”

Un boccone ed esclama:

“Ma è squisita!”

Carolina finalmente si rilassa, Giorgio le batte una mano sulla coscia sotto la tovaglia e da lì in poi la serata è in discesa.

A volte con le persone si può sbagliare nei giudizi, mai a fare acquisti alla Mostra dei Poster. 

Trovate le foto di Paolo Marchesi, fotografo professionista, cliccando sul suo nome. Io ho cominciato una fantastica collaborazione con lui, un po’ da ghost (non proprio ghost visto che ve lo dico) un po’ a carte scoperte con diversi progetti per il futuro e ringrazio pubblicamente Barbara Businaro, che mi ha passato il contatto, presto potrò farlo di persona e le devo quantomeno un pranzo. La cosa straordinaria è che tutti e tre: Barbara, Paolo e la sottoscritta siamo nati l’11 dicembre (di anni differenti).   

10 pensieri su “La Mostra dei Poster

    • Grazie davvero. Pensa che questo racconto, commissionatomi da Paolo, alla fine gli è piaciuto ma non abbastanza e ne ho scritto un altro, così, l’ho riciclato per il blog e a quanto pare ho fatto bene.

  1. Maddai, non sapevo esistesse la Mostra dei Poster, bellissima tra l’altro! 😀
    Sono proprio contenta di avervi messo in contatto, era destino visto che facciamo tutti e tre parte del Club 11 dicembre! (…anche questo potrebbe essere un buon titolo per un racconto 😉 )
    Se non avessi le pareti già piene (quadri-ricordo delle vacanze, puzzle dell’Amerigo Vespucci, mega quadro della Scozia, navi in tempesta, i putti della cappella Sistina e altri quadretti-acquerello di mia produzione) magari un poster milanese lo prenderei. Magari se cambio casa… chi lo sa!

    • Grazie, il racconto che poi è piaciuto a Paolo con lo stesso tema forse è anche migliore. Questa è decisamente la cosa bella del periodo, il resto scrittorio è un po’ il solito stallo, per cui mi sto concentrando molto sul fotografo, che poi per me le sue foto sono straordinarie ed è un gran piacere fare da cornice con le mie parole.

  2. Pingback: Quattro anni di blog Made with love - webnauta

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