Uno splendido Salone!

A una settimana di distanza, riesco finalmente a raccontarvi qualcosa sul Salone. Se l’avete seguito saprete già che è stato un enorme successo di pubblico. Noi siamo entrati verso mezzogiorno, dopo che l’ansia da prestazione, di cui vi ho parlato nel post precedente, aveva lasciato il posto solo a una grande euforia: era tutto vero, il Salone di Torino dopo due anni e mezzo e con il valore aggiunto del mio libro. Siamo rimasti dentro circa sei ore, durante le quali ho alternato la permanenza allo stand di Plesio e l’andare in giro. Stand, va detto, molto ben posizionato, non minuscolo e soprattutto con una squadra che, alla faccia delle mie preoccupazioni, mi ha accolto con tantissimo calore. Vero che da Plesio si va per il fantasy, ma Giordana e gli autori presenti sono stati bravissimi a proporre anche i libri del marchio Lambda, come il mio. All’inizio ero talmente stordita dalla fiera, che per me rimane un luna park, che Giordana ha dovuto sollecitarmi affinché prendessi in mano il mio romanzo, carta di pregio, alette, un prodotto davvero bello, bello, bellissimo. Sto usando un sacco di superlativi e ora che cerco di dare un senso alle emozioni, mi rendo conto che ho vissuto in una bolla magica declinando la realizzazione di un sogno, unito a un’esplosione gioiosa per potere vivere di nuovo i libri in presenza.

Le ore sono volate, al contrario delle edizioni precedenti ho evitato di percorrere ogni corsia, in questo modo mi sono sicuramente persa qualcosa di interessante, nuove scoperte, ma questo giro, essendo anche un’autrice con un libro sulla rampa di lancio, beh è toccato fare delle scelte. Come di consueto invece abbiamo dato il via alla gara “chi vede più vip”, ho vinto io con Maurizio Di Giovanni, Pif e Moni Ovadia, mentre Emanuele ha intercettato Massimo Giannini e Lilli Gruber.

Ovviamente siamo tornati assai volentieri a trovare i nostri editori preferiti, come Giuntina, e all’uscita ci hanno chiesto se fossimo espositori, da tanti volumi avevamo comprato. Tempo di percorrere qualche chilometro e ci siamo ritrovati con una parte della storica compagnia delle vacanze in Grecia di Emanuele, tre amici torinesi che non vedeva da almeno 25 anni, più il marito di una di loro, che io non avevo mai visto, se non su Zoom. Un aperitivo meraviglioso al Quadrilatero Romano, dove mi sono sentita affamata (altro che stomaco chiuso per l’ansia e dire che al self service a pranzo mi ero persino presa le lasagne!) di cibo piemontese (che adoro e infatti ho ordinato il vitello tonnato, scoprendo che con lo spritz ci sta da Dio) e relazioni di carne e occhi guizzanti. Ho benedetto i vaccini, alla faccia dei no vax e no green pass, che ci hanno consentito di vivere tutto questo.

E’ stato tutto perfetto, e ringrazio ancora pubblicamente Chiara che è passata a trovarmi, ha comprato “Quanto basta per essere felici” e portato dei biscottini da urlo, buoni, ma così buoni che sono stati davvero utilissimi per addolcire ciò che fuori dal mondo delle storie continua a remare contro.

11 pensieri su “Uno splendido Salone!

  1. Sono felice per te! L’hai aspettato a lungo, ci avevi investito molto, in termini di emozioni, ed è andata alla grande! Ansia volata via, stomaco al top (avevo in mente di fare la lasagna anche io quel weekend qui a casa… niente, devo prima aspettare la fine della cura col Gaviscon, mannaggia) e incontri in presenza per risollevare lo spirito. Ottimo!
    Sto attendendo “Quanto basta per essere felici” su Amazon per ordinarlo (adesso, col lavoro in presenza, devo usare i locker) ma quasi quasi lo vado a ordinare in una libreria vera. Sto assaporando poco a poco le meraviglie del nuovo orario (schiena permettendo). 🙂

    • Hai detto bene: un importante investimento emotivo. Invece per te mi tocca dire “benvenuta nel club Gaviscon” in settimana anche una collega si è presa la tessera, ehm la bustina.
      Il libro dovrebbe arrivare domani su tutti gli store on line, mentre sull’ordinarlo in libreria abbiamo fatto la prova noi, con un amico libraio in pensione che ha ancora contatti col distributore e “si può fare” urlato modello Frankenstein Junior senza problemi.
      Goditi il nuovo orario, che due pomeriggi liberi a settimana sono qualcosa di straordinario.

  2. Il salone ti ha ricaricato moltissimo, si sente tutta l’energia in questo post. Ho sentito in tv qualche sprazzo di notizia che informava che c’era stata tantissima gente al Salone, credo proprio che la gente avesse una gran voglia di tornare a frequentare i libri dal vivo, con l’incontro diretto tra autori e scrittori. Complimenti ancora per il tuo romanzo, per te è stato un bellissimo modo di tornare al Salone, da godere pienamente (come del resto hai fatto!)

    • Per chi ama i libri credo che un giro al Salone sia proprio un’esperienza da fare, e visto che al prossimo mancano solo 7 mesi scarsi, beh, fossi in te ci farei un pensierino.

    • In ritardissimo dall’uscita, quindi non sono così amabile. Finirà nelle letture di novembre, quindi tra un mese lo ritroverai qui nel blog. Un bacino cara

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