La bellezza e la stanchezza di giugno

Ed eccolo qua, giugno, con la sua bellezza potente, la sua stanchezza consueta.

Giugno spesso ha significato l’inizio delle vacanze, o un anticipo delle stesse, quando, per esigenze lavorative, sono state spostate a fine agosto/inizio settembre. Quest’anno le ferie slittano in avanti ma di poco, partiremo esattamente tra un mese, rientreremo l’11, una settimana e un giorno di ferie. Abbiamo fatto una scelta davvero insolita: niente mare. Andremo in Austria, 5 notti a Salisburgo e 4 ad Hallstatt, ditemi se non è deliziosa? Ha ispirato Frozen, è patrimonio dell’Unesco e i cinesi ne hanno costruito una copia identica su un lago artificiale. Me ne sono innamorata vedendo una foto non so più dove, e durante la pandemia mi ripetevo che prima o poi l’avrei visitata. Emanuele avrà poi una seconda settimana di ferie dal 29 agosto, ma non sappiamo ancora cosa faremo. 

La luce di giugno, che ha i giorni più lunghi dell’anno, fa male. Giugno è davvero una promessa folgorante, spesso non mantenuta, ma ci frega ogni anno.

Sono cotta, maggio con le temperature di luglio mi ha stesa più del solito. Sono andata a correre tre volte in questa primavera durata pochissimo, poi ho rinunciato. Bicicletta, non pervenuta. Ho completato le incombenze del periodo, 730, esami medici, mentre continuo la psicoterapia con grande soddisfazione dei professionisti che mi seguono per la mia determinazione, e pure mia ovviamente ma che fatica.

Non sono uscita dal tunnel allergico, non scrivo più, ma a metà mese uscirà Incanto in Bretagna che poi è Un cuore in Bretagna, unicamente in versione digitale (peccato, ma pubblicare un testo non inedito è complicato e non me la sono proprio sentita di cercare un editore che facesse anche il cartaceo, col rischio di nuovi inciampi, per cui l’ho affidato a Delos che almeno vado sul sicuro). Magari venderà zero perché chi mi conosce l’aveva già letto e altri lettori non li raggiungerò, ma almeno c’è, di lui mi rimane la gioia pura di averlo scritto, perché fu un percorso davvero felice. 

Altra cosa bella, è che il 19 si va a Crema, per il festival letterario Inchiostro, dove in un incontro dedicato verrà presentato il marchio Lambda House e io parteciperò in qualità di loro autrice. E’ una fiera di nicchia molto ben considerata, tanto che all’apertura ci sarà Maurizio De Giovanni. 

Per il resto navigo con un certo pessimismo nello stagno dell’editoria. A questo punto della mia gavetta, ho esordito proprio a giugno, 12 anni fa, posso solo accontentarmi dei risultati, con la consapevolezza che con gli editori con cui pubblico io, non si va tanto lontano. Qualità sì, clamore e grandi numeri no. 

Giugno quindi è un mese di anniversari. 

Giusto oggi una ricorrenza importante: nove anni fa arrivava Natallia a scombussolare per sempre i nostri cuori. IMG-20220602-WA0003

Sì, oltre all’agitazione, ricordo il freddo di quella sera. Giubbino di pelle e sciarpa! La qualità dell’immagine non è il massimo perché è stata fotografata ora dalla foto cartaceo nel suo album.

E adesso la Puffolona ha la guerra praticamente sotto casa. Nei primi momenti Gomel, la città da cui partì per venire in Italia, veniva nominata spesso e ci sono stati giorni particolarmente tremendi in cui l’entrata nel conflitto della Bielorussia sembrava imminente. Ho tremato, quei bimbetti suoi compagni, che ricordo bene, ho preparato panini al salame per Maxim e condiviso tanto con tutti, hanno compiuto/compiranno 18 anni proprio quest’anno, e verrebbero quindi arruolati. Non posso pensarci, ma quanto vediamo ogni giorni in Tv, seppure con civili sconosciuti, rimane inaccettabile.

Una cosa meravigliosa di quell’accoglienza straordinaria fu la partecipazione di molti di voi qui nel blog. Alcune amiche le spedirono addirittura dei regali. In confronto a quel tempo ora questo spazio mi sembra privo di luce, un po’ spento e a volte trascinato come una relazione al capolinea.

Però vado avanti.

17 pensieri su “La bellezza e la stanchezza di giugno

  1. Fare fronte ai cambiamenti e ai saliscendi della vita non è affatto facile, è una cosa che vivo anch’io – che viviamo tutti, immagino. Hallstadt farebbe rifiorire anche un carciofo cotto. Vi auguro quindi una vacanza bella e sorprendente (in senso positivo!). Da noi ancora l’argomento ferie è intoccato. Vedremo… 😉

    • Siamo tutti impreparati di fronte al cambiamento imposto, poi ci si adatta e magari è pure meglio del previsto. Grazie per gli auguri, ci sarà modo di raccontare questa Austria, se avessimo avuto più giorni c’era l’idea di fermarsi anche in Friuli, tornando a Trieste.

  2. Io adoro giugno, non prendo mai ferie perché poi trascinarmi tutta l’estate mi risulterebbe insopportabile, ma spero sempre di riuscire a fare una settimana a giugno è una a fine estate. La foto è tenerissima, immagino il pensiero che dovete avere, un abbraccio, e spero che giugno mantenga le sue promesse, quest’anno!

    • Tornare l’11 luglio e tirare il 29 agosto, vedendo tutti partire, è lunga, però va detto che se le vacanze vanno bene si recupera un sacco di energia e infilando magari qualche weekend – tu hai il mare vicino e vedo che spesso ci vai – aggiungendo la viabilità cittadina fantastica di agosto (immagino una FI.PI.LI pure più sgombra) non è affatto male. C’era questo fotografo dopo l’incontro che immortalò tutti e 10 gli abbinamenti. Natallia sembra non percepire nulla della guerra, e considerando l’alleanza tra i due governi Russo e Bielorusso chissà che lavaggio del cervello fanno. Ci siamo scritte anche oggi, le ho mandato proprio questa foto e non ti dico la tenerezza delle sue risposte, piene di cuori. Speriamo in un giugno senza scossoni.

  3. Da quando ti conosco, arrivi a giugno scarica di energia. Il tuo pre-ferie è sempre molto difficoltoso. Ma visto che oramai lo sai, dovresti prenderlo con leggerezza, riderci su (come Ridolino di Chi ha spostato il mio formaggio?), e soprattutto usare qualche integratore. Un buon integratore di vitamine e sali minerali aiuta molto. Se ne stai prendendo uno e ti senti così, è ora di cambiare marca. 😉
    Io da fuori vedo che hai scritto tante cose belle ma ti sei focalizzata solo su quelle cosi così. 1. Hai le ferie già prenotate. Io che dovrei andare al tuo stesso periodo, sulla carta non ho conferme (e sono giorni concitati) 2. 730, esami e psicoterapia senza perdere tempo. Ma lo sai che c’è gente che rimanda da una vita?! Specie la psicoterapia. Quelli che ne han più bisogno, la rifiutano. 3. La ripubblicazione di Un cuore in Bretagna, avercene!!!! Già è difficile essere pubblicati, tu vieni ripubblicata!! Dai dai, su! 4. Un festival letterario a Crema! E con Maurizio Di Giovanni! Mi raccomando foto, stories e magari video. Ho guardato km di autostrada e orari dei treni, ma Crema non mi è molto comoda, e non in questo periodo, sennò ero lì in prima fila. 🙂 5. Il ricordo di Natallia, lei ancora nella tua vita, lei che ti ha dato il tuo romanzo più venduto Le affinità affettive. Se non è una cosa bella questa!! Il bicchiere è mezzo pieno. Soprattutto è fresco fresco. Magari un Mojito!! 😀

    • Non sono una procrastinatrice che perde tempo, vero, ma ogni tanto, soprattutto se sono stanca, mi assale il pessimismo, ma tu sei sempre top motivatrice e mi rimetti in riga. Grazie.E la psicoterapia non la fa chi ha i problemi, ma chi vuole risolverli! (Questa non è mia, l’ho letta su IG ma la trovo molto vera). Mai scrivere un post quando si è stanchi, mi sa che è arrivato solo il bicchiere mezzo vuoto, in realtà va tutto bene, il bicchiere poi è di sicuro mezzo pieno, di Mojito come dici tu. Crema mi sa che è un pelo scomoda infatti, ma apprezzo tanto che tu abbia valutato la strada per esserci. Attendo fiduciosa che anche tu mi possa dire dove andrai in vacanza, non è la prima volta che facciamo lo stesso periodo e poi ci si scrive dalla villeggiatura. Che bello!

  4. Che belle vacanze che hai prenotato, vacanze culturali. Di solito ci si stanca di più, perché si cammina tanto, si cerca di vedere molteplici cose nel tempo che si ha a disposizione. Io le adoro.
    Dopo un maggio estivo, adesso arrivano pioggia e temporali. Ho guardato le previsioni da noi e mi sono cascate le braccia, non sarà molto bello. Vabbè speriamo migliori. Mi sa che io sono arrivata al tuo blog dopo che Natallia si era affacciata nella vostra vita, forse l’anno dopo. Ancora i blog erano importanti punti di riferimento, oggi hanno perso smalto e fascino, sostituiti da IG e Tik Tok. Facciamocene una ragione. A me personalmente piace leggere un post lungo, ben scritto, piuttosto che post o video brevi, veloci, con pochi contenuti. Come dici tu…. andiamo avanti

    • Molti sono arrivati dopo Natallia, vero. Dunque sì, la fruizione dei social più immediati, io sono solo su Instagram, ha il suo fascino, ma il tempo d’oro dei blog lo rimpiango, c’era una condivisione davvero costruttiva che su Instagram manca. Infatti sto per uscire e continuo a scrutare il cielo…
      Ultimamente anche il mare mi stancava, ore e ore sotto il sole, oddio sotto l’ombrellone eh, però boh il mare agita, lo sanno tutti, del mare mi mancherà l’atmosfera, l’aperitivo in spiaggia, ma non è detto che non si possa magari fare un salto a fine agosto.

      • Quando avevo i bimbi piccoli andavo al mare, prendevo l’ombrellone, ora quando facciamo una vacanza al mare, ogni giorno si cambia spiaggia, si va con poco peso, c!on voglia di esplorare, conoscere, adattarsi. Mi diverte di più.

  5. Credo che nessuno, qui, si sia dimenticato di Natallia. Grazie a te le abbiamo voluto bene anche noi e io, in questi giorni, l’ho pensata spesso. Ho pensato anche a te a chissà come facevi con la lingua! Ora ho in classe tre ragazzini ucraini, vengono dalla zona ora sotto attacco, sono senza le loro famiglie, terrorizzati e comunicare è difficilissimo. Solo uno parlicchia inglese e comunichiamo quasi solo col google traslate. Insomma, davvero i mio pensiero va a tutti i bambini e i ragazzini (perché a 18 anni si è ragazzini) coinvolti in questa guerra.
    Quanto alla scrittura, ho appena terminato una raccolta di saggi della mia amata Le Guin. Lei dice che bisogna rispettare il tempo del silenzio, quello in cui le storie non ci parlano. Poi torneranno. Sia lei che i suoi genitori hanno scritto fino alla fine della loro vita, ben oltre gli ottanta anni, quindi secondo me le storie torneranno da te.

    • Che belli i tuoi pensieri, mi fanno tanto piacere, Tenar. Noi avevamo fatto un piccolo corso di russo che alla fine si rivelò molto più utile ed efficace del previsto. La conversazione casalinga sul quotidiano, supportata dalla gestualità, non fu quasi mai un problema.
      Questi bambini e ragazzi vittime della guerra non possono che stringerci il cuore.
      Sulla scrittura tu spesso mi ricordi che la narrazione tornerà a me perché fortemente connessa con me, il rispetto del silenzio che evidenzia la Le Guin lo trovo molto pertinente, il silenzio ha un grande fascino al momento: ripenso ai libri che ho scritto, non tanto al loro percorso editoriale, proprio alle storie, all’amore che ci ho messo, al tempo della scrittura quando ho spesso chiuso la porta al resto per assecondarla, il futuro chissà…

  6. Che bello andare al festival letterario come autrice, è proprio una bella cosa, anche la pubblicazione in eBook di Un cuore in Bretagna è una cosa positiva, prendi le cose belle e lascia indietro la poca motivazione per la situazione editoriale, guarda alle vacanze che arrivano. Con questo caldo la scelta dell’Austria mi sembra molto azzeccata, molto carina Salisburgo…
    Devo ammettere che questo maggio così caldo e giugno che prosegue con le stesse torride temperature ha portato molta stanchezza anche a me, saltare la primavera non fa per niente bene al nostro spirito. Capisco la tua apprensione per Natallia, un abbraccio

    • Infatti il caldo così da subito, senza una vera primavera oltretutto, forse ha un po’ condizionato la scelta delle vacanze e anche l’allergia perché l’idea di stare al sole con queste macchie/puntini rossi improvvisi senza che si sia ancora trovata una causa, come si dice oggi “anche no.” Sì, hai ragione, ci sono diverse cose belle che la stanchezza del periodo forse le fa sminuire ma ci sono e ne sono sinceramente grata davvero, il post mi è uscito un po’ male 🙂

  7. Non ho idea con quale favoloso nick sarà pubblicato questo commento… sono Ilaria!
    Sandrina, pure io da un po’ di tempo sono in psicoterapia: sto in realtà seguendo un percorso particolare, che ho ricercato anche grazie agli studi in materia. Non ho risolto nulla, ma ho qualcosa più chiara in mente. Proseguo, vedremo…
    Tu sei brava, molto brava, più brava di vari autori portati a esempio di bravura. Il vento sembra non tirare mai da questa parte e non tutti hanno la fortuna/le possibilità/le conoscenze per comprarsi un ventilatore. Ma non demordere, se puoi.

    • Ciao Ilaria, ottima la metafora del ventilatore, perché in effetti tra parentele e blasonati corsi di scrittura piuttosto costosi che generano contatti importanti, c’è chi combatte con le pale eoliche, mentre io ho al massimo un ventaglio di carta.
      Non lo so dove mi porterà questo abbattimento morale, che sento particolarmente disfattista in questi giorni, ma il tuo incoraggiamento di sicuro mi fa tanto piacere, perché sei un’anima bella oltre che una brava autrice. Quindi grazie.

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