- Pic Nic sul ghiaccio Andrej Kurkov voto 9 ½
- L’altra terra Francesca Giuliani voto 7
- Sarò breve Francesco Muzzopappa voto 8
- Lettera d’amore alla Scozia Alexander McCall Smith voto 9
- Forse mio padre Laura Forti voto 7
- Non è mai troppo tardi Stefania Russo voto 7 ½
- La compagnia degli addii Axl Cendres voto 10
- Benzina estetica sul mondo Matteo Zanini voto 7
- Cose da fare a Francoforte quando sei morto Matteo Codignola voto 7
- Una storia nera Antonella Lattanzi voto 8
- Le cure della casa Stefania Bertola voto 10
- Strane cose, domani Raul Montanari voto 8
Pubblico con largo anticipo rispetto alle intenzioni l’elenco dei libri estivi, il problema è che è già fin troppo corposo e considerata la prossima settimana al mare, in spiaggia di solito leggo parecchio, rischio un elenco ingestibile poi nel volerlo commentare.
Consigliatissimi di sicuro 1 7 e 11. “Pic Nic sul ghiaccio” non prende 10 solo perché mentre cercavo in rete info mi sono imbattuta nel seguito (un wow spompatosi subito: è fuori catalogo e ne esiste una copia in vendita a 120 euro) con tanto di recensione che spoilerava il finale di “Pic Nic sul ghiaccio” quando mi mancavano poche pagine. Mannaggia, e comunque conoscerlo in anticipo ha fatto il paio con – non ripeto lo spoiler ovviamente – l’enorme delusione per come sono andate le cose lì a Kiev, dove il protagonista, un giornalista in affanno, vive con un pinguino che si è portato a casa per la chiusura di uno zoo. Splendido affresco dell’Ucraina post URSS, è un romanzo delizioso e struggente che ho adorato a dir poco.
Consigliato da CBM ho divorato “La compagnia degli addii” in uno dei tanti pomeriggi roventi di questa estate. Erroneamente etichettato come libro per ragazzi, il protagonista è un adolescente ma è contornato da adulti accomunati da un’importante caratteristica: hanno tutti tentato il suicidio, mancandolo. Ed eccoli quindi riuniti in una clinica psichiatrica per riccastri. Umorismo ma anche sguardo lucido sui disagi giovanili, sul perché dovremmo continuare ad amare la vita. Ognuno ha la sua risposta (la mia così al volo, per i libri e gli aperitivi). Una comitiva sgangherata e dolcissima di esseri umani che hanno fallito l’obiettivo, un fallimento nel fallimento quindi, che forse, matematicamente, porterà a una svolta positiva. Non si può non fare il tifo.
Stefania Bertola è uno zuccherino che mi piace ritrovare di tanto in tanto, ma la sua linea narrativa è un po’ altalenante, mi ci sono imbattuta anni fa con lo splendido “Ne parliamo a cena” e in questo “Le cure della casa” c’è di nuovo la sua penna migliore, mi sono immedesimata in tanti passi di Lilli, che, perduto il lavoro, decide di fare la casalinga a tempo pieno e si caccia in una situazione surreale alla ricerca di una vecchia compagna di classe. Gradevolissimo davvero con i suoi spaccati anni ’80, le idee sul riordino e i detergenti, le relazioni con le migliori amiche, un marito molto dedito al lavoro, una figlia universitaria fuori sede. Me lo sono goduto in Valle, all’ombra, in sottofondo il glu glu della fontana. Paradiso.
Si infilano in questa lista alcuni autori emergenti/esordienti a cui ho voluto dare fiducia (2 5 6 e 8) e tutti si attestano tra il 7 e il 7 e 1/2. Non deludono mai Alexander Mc Call Smith e Raul Montanari, mentre un pelino delude l’ultimo Muzzopappa, definito il suo best sempre da CBM che l’ha presentato in un’altra sera torrida milanese in cui vincendo le correnti gravitazionali simil lame di fuoco unite allo stomaco ko (si era in quel giugno in cui sbarellavo), non l’ho trovato all’altezza dei precedenti (li ho letti tutti). Problema: non mi ha fatto tanto ridere, anzi, a tratti mi ha immalinconito proprio. Godibile eh, ma puntavo al 9 minimo.
“Una storia nera” ha avuto un grande successo quando uscì qualche anno fa e l’ho recuperato in biblioteca: a tratti respingente, scritto molto bene, sembra un film con Stefania Sandralli, Micaela Ramazzotti e Pierfrancesco Favino, tiene incollati alle pagine, ma lo fa in un modo disturbante. Non lo so. Un uomo cattivo scompare, un uomo della cronaca nera, che picchiava la moglie, un santo per la famiglia di origine, mai toccati i bambini, un pasticcio italiano, la menzogna, l’omertà, i margini di vite sfilacciate.
Come sempre se desiderate qualche parola in più anche sui romanzi di cui non ho parlato, fatevi avanti nei commenti. In ogni caso, il voto più basso è 7, dodici libri in due mesi, sono proprio soddisfatta.
Posto senza rileggere, che è pronta la cena. Perdonate le frasi contorte. Baci
Ma che bella lista! Complimenti, tanta lettura, che d’estate ci sta. Io ho ancora da finire Guerra e pace, messo un po’ da parte per respirare con i libri estivi, prima in ferie Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone (voto 10), tornata a casa con Compagno di sbronze di Charles Bukowski (voto 7, qualche racconto lo salva dal resto) e ora mi sto proprio gustando a piene mani La morte nel villaggio di Agatha Christie, rilettura che non ricordo, con tanto di post-it disseminati nel testo per scovare l’assassino prima dell’ultima pagina. Sto giro zia Agatha non mi frega. Sono preparata. Mi sono segnata gli indizi, però voglio vedere se è stata onesta a darmeli tutti. 🙂
E poi… finirò Guerra e pace, che abbiamo appena passato i 180 giorni di guerra (lo comprai proprio quel giorno) e mi illudo di arrivare all’ultima pagina e sentire al telegiornale della pace…
Al solito il numero di libri è poco significativo: il tuo Guerra e pace ne vale almeno 4!
Zia Agatha, massima devozione. Anni fa andai a un pranzo con delitto, proprio in una domenica estiva milanese, e mannaggia inscenavano un romanzo che avevo letto Miss Marple nei Caraibi e non ricordavo chi fosse l’assassino, niente premio. Si tende a dimenticarseli ecco, a parte i più noti.
Sei mesi di guerra, e vorrei tanto pure io la bella notizia della fine del conflitto, ma temo sia parecchio lontana.
Dodici libri sono parecchi, complimenti. Questa estate sono andata piuttosto a rilento con le letture (tra luglio e agosto ho letto sei romanzi, ma c’è incluso un racconto), durante il periodo di ferie non ho recuperato, anzi ho letto meno…
Non conosco neanche un titolo di quelli da te citati, mi incuriosiscono il numero 1 e il 10, vado a curiosare.
Non è mai una gara, ma un momento di condivisione. Il n. 1 secondo me è un vero gioiello, mentre il 10 a te potrebbe piacere, visto che scrivi gialli.
Buona ripresa, Giulia.
Splendida lista e splendido programma vacanziero! Brava bravissima! Io al momento sono a quota 5 libri in una sola vacanza – praticamente sto sempre a leggere, torso all’ombra e gambe al sole. Rientrerò a casa some un Ringo, ma appagato, toh.
Lettura e abbronzature = perfetta definizione Ringo. Che poi dopo un po’ fanno male le braccia ecc. Ma leggere in spiaggia è uno dei massimi piaceri, lo so, lo so. Il mio io interiore suggerisce il mojito accanto, ma no, non sono io eh.
Buona permanenza sul lettino ancora un po’.
… Mi hai appena fatto venir voglia di celebrare l’ultimo giorno di lettino lanciandomi con un mohijto al bar… tentatrice 😀