Lo sguardo delle donne

Tre donne si conoscono in una sera di fine settembre alla presentazione di un romanzo. Qualcosa di importante avviene in quel giardino: si racconta un libro che l’autore, mancato prematuramente, non ha potuto terminare, affidandone la conclusione a un caro amico, che ha quindi raccolto il testimone narrativo ma anche umano. Un temporale fragoroso metterà fine alla serata, per fortuna giunto quando ormai il pubblico stava lasciando la libreria. Potrebbe non esserci alcun seguito, se non la lettura privata del romanzo, ma le cose andranno diversamente.

Loredana ha attaccato discorso con Sandra e con Valeria, separatamente. Una chiacchierata interessante e simpatica che le ha indotte a rivedersi.

Cos’è accaduto oltre quell’evento? Perché le donne hanno questa grande capacità di condivisione e la voglia di ritrovarsi?

Di cosa parlano allora le donne attorno a un tavolo? Oltre gli stereotipi, no, non (s)parlano di uomini, può capitare, ma davvero molto meno di quanto si pensi, non si scambiano ricette di cucina. Hanno uno sguardo universale sul mondo. Valeria Sgarella ci porterà nel suo, quello della musica grunge di Seattle a confronto con il fenomeno delle riot girl, femministe punk americane, pressoché contemporanee, che hanno fatto, agli inizi degli anni ‘90, a loro modo una rivoluzione nel mondo della musica e non solo. Sandra Faè in quello delle relazioni familiari, con un occhio di riguardo agli adolescenti, alla fatica di crescere e al dilemma che non termina con l’età adulta, di decidere da che parte stare. Loredana Betti, psicoterapeuta, psicoanalista ideatrice del progetto, unirà i fili di una tela con maglie molto larghe, per lasciare passare idee e confronti.

Questo è solo l’inizio, proporremo autrici che hanno avuto la possibilità di pubblicare con editori meno blasonati ma di qualità, la classica nicchia, e desiderano farci sapere qual è il loro sguardo. Parleremo insomma di libri con la scusa di parlare di vita, ma soprattutto di vita con la scusa di parlare di libri.

L’essenza è il superamento con leggerezza Calviniana degli affanni quotidiani che assorbono la bellezza. (Ri)trovarsi con semplicità.

Con non poca fatica, anche perché Loredana abita ad Arezzo e torna a Milano una volta al mese, e non sempre quando le altre sono libere da impegni lavorativi che consentano di incontrarsi di giorno, questo progetto (mio il testo di presentazione) è stato accettato con grande slancio alla libreria dove Loredana, Sandra e Valeria si sono conosciute.

Partirà ad aprile, il mio romanzo verrà presentato a maggio, per giugno abbiamo reclutato una giallista con un nuovo romanzo in uscita e se, come speriamo, l’iniziativa avrà successo, riprenderemo in settembre seguendo un calendario di libri da scoprire suggeriti da una libraia appassionata, propositiva e un po’ incavolata con l’editoria che lascia spesso fuori chicche in favore di marchette e baratta la qualità per i follower. No, non è un dinosauro, una ragazza giovane e capace che cerca di cambiare le cose almeno nelle attività che può portare avanti. Felicissima di averla intercettata.

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12 pensieri su “Lo sguardo delle donne

    • Grazie! Penso che per fare squadra occorra proprio trovarsi, personalmente sono parecchio individualista, probabilmente ho visto troppe persone che in gruppo non fanno una mazza e beneficiano del lavoro altrui, in questo caso si è creato subito un bel feeling, grazie a Loredana, va detto.

    • La libraia mi sarebbe piaciuto un sacco, ma essendo un fossile mi sono adagiata su un lavoro che manco mi piace a macinare frustrazione, uno dei miei più grossi errori.
      Grazie!

  1. Bellissima iniziativa, davvero.
    Presentare il proprio libro è sempre un momento bellissimo, soprattutto per lo scambio e il confronto che ne deriva. In questo caso, poi, il confronto è con interlocutrici qualificate, quindi sarà sicuramente stimolante.
    Aspettiamo il resoconto dei primi incontri, incluso quello con te come autrice.
    Buona fortuna!

    • Grazie Brunilde, hai ragione, le presentazioni sono davvero emozionanti e lo sono sempre. Questo giro sarà qualcosa di più ampio con il supporto di una libreria con un seguito importante, newsletter capillare e credo saprà creare un bel movimento intorno alle proposte.

    • Grazie Giulia, in questo specifico caso oltre al feeling bisognava incontrare l’interesse della libreria e su questo punto io ero estremamente scettica, invece wow (ogni tanto capita).

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