Febbraio non è stato un mese wow e neppure le letture.
Tuttavia c’è davvero molto da salvare in entrambi i campi. Partiamo con l’elenco dei libri.
- Crossroads Jonathan Franzen abbandonato
- La vita di chi resta Matteo B. Bianchi voto 8
- Chi dà la luce rischia il buio Giulia Ciarapica abbandonato
- La prova del nove Ellery Queen voto 8
- Due settimane in settembre R.C. Sherriff voto 7 ½
A febbraio come prima cosa ho ripreso in mano Crossroads per rendermi subito conto che proprio non andava: noioso, pesante, nessuna voglia di proseguire, la sua fine è nota. Al libro di Matteo B. Bianchi ho dedicato un post, mentre quando ero andata in biblioteca a riportare Lezioni di chimica avevo visto il libro della famosa perlomeno su Ig Giulia Ciarapix per il quale consentitemi di dire le sue groupie si erano sperticate in elogi. Mamma mia, due abbandoni in un mese sono tanta roba da digerire. L’emozione dominante rispetto a Chi dà la luce rischia il buio è fastidio, personaggi antipatici, menate familiari già viste. Ciao ciao anche a te e tutto il mondo di queste scrittrici che si sostengono tra loro, endorsement come se piovesse, ma basta
Caso vuole che abbia pescato in un circolo del PD (che febbraio è stato per noi lombardi il mese delle elezioni è questo ha contribuito al mio avvilimento) un Ellery Queen che non avevo letto, ohibò, di solito il mio adorato Ellery merita 10, questo è un po’ fiacco nelle prima 30 pagine per il semplice motivo che, stranamente, Ellery entra in scene tardi, appunto dopo 30 pagine, poi esplode come sempre con le sue tecniche investigative e la sua super simpatia.
Il vero caso è questo Due settimane in settembre edito Fazi che volevo tantissimo leggere e ho atteso di trovarlo in biblioteca, per fortuna aggiungere. Sembrava proprio il mio genere, eppure dal voto capite che non è stato amore travolgente. Cosa non ha funzionato? Passo indietro, il romanzo è uscito nel 1931 e con la pandemia è stato riscoperto, consigliato da premi Nobel, come storia deliziosa e confortante, che in teoria sì, in parte lo è, ma queste due settimane sulla costa inglese di una famiglia media, che attende la villeggiatura tutto l’anno coi suoi rituali. sono narrate con una profusione di dettagli che spesso (80 pagine e non sono manco partiti) vengono trascinate e ti viene da urlare “ok, procediamo?” Il padre poi è davvero pedante, anche collocato nel suo contesto, è il classico so tutto io, decido io, non perché sono il capo famiglia, ma ho sempre le idee migliori; dà ordini alla moglie, che quando getta il tovagliolino dal finestrino del treno avrei volentieri ammazzato, lì pare un gesto normalissimo. Una cosa buffa è che non si capisce mai quale sia il clima: gente col cappotto e coi vestitini estivi insieme, ustioni solari e maglioni. Rimangono buone certe atmosfere balneari nordiche che amo molto, ma sono felice di non averci speso dei soldi.
Sette cose/momenti felici in 28 giorni a ripensarci non sono affatto male, ma di febbraio mi rimane la sensazione che avrebbe potuto darmi di più, in realtà credo sia più una percezione mentale, quindi voglio prendermi del tempo e soffermarmi e magari proporvi prossimamente qualche riflessione.
Io ho letto Bly, Olivia Denaro e Amatissimi. Li ho letti con trasporto, mi sono immersa nelle storie di questi protagonisti, ho percorso le strade accanto a loro, un passo indietro. È stato un mese pesante per me Febbraio, ma quando leggevo, non pensavo a nulla, se non alla forza di Bly, di Olivia e alla forza delle mogli dei Pastori. Donne che mi hanno tenuto compagnia, mi hanno preso per mano e fatto sbirciare nella loro vita.
I primi due hanno avuto un buon successo ma non li ho letti. Diciamo che quanto è accaduto con la lettura in questo tuo mese difficile per cui mi dispiace è importante e fondamentale, essere altrove. Leggiamo anche per questo.
Ho imparato ad abbandonare i libri, mentre in passato mi crocifiggevo per arrivare all’ultima pagina. Però li cerco in biblioteca, se ho qualche dubbio. Spesso mi salvo.
Idem, sarà che invecchio e mi pare di avere meno tempo da sprecare dietro a libri brutti o comunque che non mi piacciono. Giusto oggi parlavo di Crossroads con un’altra lettrice che ha adorato come me Le correzioni e pure lei non è riuscita a finirlo. W le biblioteche davvero.
Ah sì, ho letto anche La vita di chi resta, ma ho già commentato nell’altro post 😶
Infatti ho letto il tuo commento e commentato sotto, hai letto tanto!
Avevo bisogno di distrarmi proprio.
Febbraio l’ho iniziato a letto col Covid e finito in piedi ma con la tosse, quindi non è proprio stato un mese top. Ma come dici tu non si butta via niente. Nelle letture mi ha regalato molto, ed è già qualcosa.
Mamma mia sto covid che non molla, io a gennaio a un certo punto ero circondata: mio marito, mia mamma, e la mia vicina di scrivania! Io niente. Tutti con forme blande (il tuo stare a letto mi induce a pensare che sia stato più pesante) ma comunque col loro peso di rinunce. Felice che tu possa avere salvato le letture.
…hai sempre questa magica capacità di trasmettere il tuo stato d’animo dal tono delle tue parole, al di là dei contenuti. Per dire che hai reso bene l’idea di un mese un po’ stantio nel mood che si riflette anche nelle letture. Chissà, magari i due li colleghiamo inconsciamente? e chi può dirlo… In ogni modo, ti auguro un marzo ghiotto e godurioso, in biblioteca e non. Daje!
con te, carissima, ho sempre l’impressione che mi sopravvaluti, ma chiaramente questo tuo apprezzamento mi rende assai felice. Ricambio l’augurio per il marzo ghiotto su vari fronti. Bacione
Sopravvaluti? Ma non scherzare, sei tu che sei, beh, speciale! A presto cara…magari al prossimo Salone 😉
@Grazieee, Al Salone noi andremo domenica, è già in agenda e non vedo l’ora, quindi yessss super volentieri.
E’ stato un febbraio denso anche qui. La vincita del concorso, le dimissioni, il periodo di preavviso (ancora in corso). L’influenza pestifera, con una tosse persistente (ancora adesso mi dà fastidio in allenamento). Letture? Il mio regalo inaspettato di Felicia Kingsley, che è stato proprio un bel regalo, lettura leggera di cui avevo proprio necessità. La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone, bello, bello ma… non finisce proprio benissimo. Vale quello riportato in copertina: “Finito il libro, la vita la vuoi prendere a morsi!” Clanlands: Whisky, Warfare, and a Scottish Adventure like No Other di Graham McTavish e Sam Heughan, in lingua inglese (sono due attori della serie tv Outlander e Sam Heughan è il mio coach in My Peak Challenge, per capirsi). Un viaggio in scozia a bordo di un camper FIAT (ma non avevano di meglio?!), ne sto leggendo due capitoli al mese, cercando di non ricorrere al traduttore. Adesso dovrei proprio riprendere Guerra e pace, porello, e pure Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello cominciato a gennaio, e messo da parte (comunque una rilettura dopo vent’anni!) Speriamo in Marzo e nella Primavera.
Lo so, lo so chi è il tuo adorato Sam!
Non impazzisco per Pirandello, quindi mi complimento per la scelta di leggerlo assieme a Guerra e pace.
Felicissima per il regalo azzeccato, ci sono momenti in cui la leggerezza è davvero necessaria e questo tuo febbraio di sicuro lo è stato, la vincita del concorso è stato un colpo pazzesco (ancora super bravaaaa) che ha portato strascichi di stanchezza da gestire assieme al complicato passaggio di consegna dove sei ora.
Marzo, eh, sulla carta promette benissimo: un sacco di incontri spettacolari, ma per i primi due giorni tanta fatica, e questo freddo che avrei gradito di più nel suo giusto periodo.
Pensa che proprio stamattina ho letto su Donna Moderna un articolo su “La vita di chi resta” con l’intervista a Matteo B. Bianchi e mi sono ricordata del tuo post sul romanzo, così sono passata di qua, ritrovando il titolo tra le tue letture e accorgendomi che ero rimasta indietro su tutto anche sui tuoi post, mamma mia.
Riguardo alle letture di febbraio, mi dispiace per i due abbandoni, nel senso che é sempre deludente desiderare di leggere un libro e poi scoprire che non fa per noi, del resto è meglio non perdere ulteriore tempo. Io a febbraio mi sono fermata a soli due libri purtroppo ho sempre meno tempo, però mi sto appassionando nella lettura di Milan Kundera che si sta rivelando un classico che va ben oltre le aspettative. Buona domenica
Il bello dei blog, a differenza delle story su instagram che ho.usato tanto, è che rimangono quindi si può tornare come hai fatto tu e ti ringrazio.
Non ho mai letto Kundera, c’è un mondo di autori che come per te per mancanza di tempo e aggiungo di concentrazione rimangono esclusi. Buona domenica a te, grazie