Il male di giugno

Siamo dovuti arrivare a metà giugno per poter segnare il primo momento felice nel relativo diario. Eh sì, questo mese è partito malino e non se ne usciva, al punto che anche la presentazione dell’ultimo romanzo di Raul Montanari, nonostante lui sia sempre un grande e l’evento organizzato molto bene, non è finita nell’elenco felicità. Questo perché mi ha smosso un sacco di cose sulla scrittura e sulle relazioni umane che poi ho trascorso una serata col groppone brutto.

La fatica ecco, la preoccupazione, la tipica stanchezza del periodo, diversi acciacchi tra cui il mal di gola che pensavo di sfangare con Benactiv, Froben e simili e invece trac febbre, proprio il giorno in cui mia nipote mi aveva chiesto di accompagnarla a comprare le sue primissime scarpe col tacco per la festa di fine scuola.

La svolta più importante è arrivata appunto il 15, proprio il giorno dopo la presentazione del libro di Raul Montanari, quando stavo rimestando nel dolore anche con l’aiuto della psicologa. L’ultimo approfondimento per la salute di mia suocera post intervento ha dato il migliore degli esiti, tanto che il 5 luglio partirà per la Grecia! Cosa che fino a poco prima sembrava assolutamente impossibile, da lì ho pensato che dopo quasi sei mesi, potendosi gettare la faccenda alle spalle (con la sua ramificazione di conseguenze) anche’io avrei dovuto recuperare.

Da due anni a questa parte circa vivo la scrittura, o meglio la mancanza di essa, come un lutto, con le sue fasi come la rabbia e i tentativi piuttosto infruttuosi di elaborarlo, ero quasi giunta alla landa dell’accettazione: ho fatto delle gran belle cose in passato, avrei vissuto di ricordi, come quando si guarda la foto di un caro che ormai non c’è più su questa terra.

Tuttavia esiste una differenza sostanziale, la morte è irreversibile, altri vuoti che paragoniamo ad essa, e magari abbiamo anche ragione di metterli a confronto, non lo sono.

Da tempo sapevo che per ripartire avrei dovuto trovare una strada completamente diversa, mai battuta, anche per il fatto che a fare sempre le stesse cose, si ottengono sempre gli stessi risultati; per quanto mi riguarda: le più celebri e accessibili case editrici di romance che mi schifano perché i mie romanzi non sono così rosa, editor e agenti che a fronte di reali o presunte convinzioni sul mio talento non mi hanno portata da nessuna parte, editori piccoli che poi boh falliscono oppure ti abbandonano e lasciano in uno stato di frustrazione dolente. E poi pazienza per la pubblicazione, io rivoglio l’adrenalina cosmica di mettersi lì al pc e scrivere, bruciando arrosti, fino a che il tempo perde di significato. Neppure lo studio nuovo riesce a darmi pace e ispirarmi, se non a sprazzi (sto partecipando a tre concorsi che hanno dato un guizzo di qualche cartella, poca roba ma meglio di niente).

Ma adesso ci siamo: sono al cancello di un progetto intatto e fiammante, non dico niente per scaramanzia (non è un contratto, è una decisione mia che si concretizzerà a fine settembre), potrebbe anche non portarmi al alcuna pubblicazione, ma di sicuro mi rimetterà in moto con gioia nell’aspetto magico di scegliere ogni parola con cura, abbinarla a storia e personaggi, smarrirsi in un altrove più vero di ogni squallido dopo editoriale.

Tutto il resto verrà: le vacanze, gli aperitivi all’aperto, i vestitini a fiori, il sole sulle braccia, i navigli agostani, il glu-glu della fontana sotto la casa in Valle, la malinconia delle sere che fanno male e non puoi scansarle, nuovi magneti da attaccare al frigorifero, la speranza che il bucato di ritorno dal mare asciughi in fretta, il tedioufficio con l’azienda deserta il 16 agosto.

Adesso finalmente posso dirmelo: felice estate 2023!

22 pensieri su “Il male di giugno

  1. Trovare un tuo nuovo post è sempre una gioia. Mi dispiace tanto per il periodo brutto, però evviva per la suocera e il via libera, e per il nuovo progetto. Che poche cose, secondo me, portano con sé la bellezza e la freschezza di un nuovo inizio ancora impacchettato! E buonissima estate!

    • Buonissima estate a voi, coi 3000 eventi dell’estate Bruxellese che si presentano sempre così invitanti. Grazie per il tuo apprezzamento così caloroso, i nuovi inizi ancora col fiocco acquistano sempre più valore col passare del tempo perché si tende a pensarsi ormai vecchi. Quando l’Orso mi ha dato l’idea infatti ho detto “ma vaaaa, sono troppo vecchia!” poi ci ho ragionato e ho cambiato totalmente idea.

  2. Brava, bravissima Sandra ad aver buttato fuori tutto questi mix ben shakerato di emozioni contrastanti – col solito talento e la capacità rara di catapultare chi legge dritto nel tuo mondo: non so cosa pensi la psy, ma io sperimento spesso sulla mia pella che dar voce anche al sentire più triste, affranto, scorato serve anche ad addomesticarlo e farci, per così dire, la pace.
    E dunque…spazio a tutto il bello che con l’estate verrà, certo!
    E… il tuo talento è un dato di fatto, quindi non permettere mai ad editori o scouting più o meno attendibili di mettere in dubbio ciò che è una palese, evidente, luminosa EVIDENZA!
    Baci baci con tante e sole good vibes

    • Hai scritto ben due volta la parola “Talento”, il mio vero talento è stato creare una community tanto bella con gente come te, cara Chiara!
      Super good vibes anche a voi che poi vedo le foto su Instagram in quella certa spiaggia toscana dove andate sempre e sono felice. La psicologa giovedì continuava a chiedermi “come sta?” credo avesse capito che stavo male e scantonavo dicendo che stavo bene, finché l’ho ammesso. Ma lei è una grandissima alleata.

      • …vero anche questo, oltre al tuo talento scrittorio, hai un vero talento social! E sì, proprio come te attendo con ansia il ritorno nel mio posto del cuore, appena finiti gli esami di terza media 😀 Mega baci alla più dolce di tutte!

    • Vero, anche se io non sono del tipo che deve sempre imbarcarsi in nuovi progetti per poter vivere, sto bene anche nel vecchio consolidato, ma in questo caso quel vecchio non esiste più.
      Felice estate a voi!

  3. Come sai mi riconosco in pieno nella delusione per ciò che riguarda la scrittura, ma ho l’impressione che non mi farebbe bene cercare di rimontare in sella (non che sia del tutto scesa da cavallo, in realtà, ma mi sento una ex-scrittrice, al momento). Mi sembrerebbe una forzatura ostinarmi a chiedere alla vita esattamente “quel” tipo di gioia; vorrei ampliare la mia visione e restare disponibile alle sue nuove proposte, se ne arrivano. Ti auguro una buona estate e ti faccio i migliori auguri per i tuoi progetti. Sarà bello restare in contatto e scoprire cosa c’è dietro l’angolo. 🙂

    • Grazie davvero, sì, siamo state spesso allineate. Il nuovissimo montare in sella è stato davvero fortuito e inaspettato, certo è evidente che c’era perlomeno uno spiraglio dove l’idea si è infilata e ha reclamato spazio.
      Di sicuro vi racconterò tutto, intanto buona estate anche a te.

  4. Sono stra stra stra felice per quel progetto lì. E fortuna che c’era l’Orso lì vicino, perché ti saresti beccata una lunga ramanzina a quel “ma vaaaa, sono troppo vecchia!” Conosco ragazze che cominciano ad allenarsi a 70 anni, non si è mai vecchi per le cose nuove, limiti fisici permettendo (che per alcuni ci sono pure dalla nascita eh, ma mica si arrendono).
    E sì è iniziata l’estate. La mia con una cena spettacolare: la mia classe delle elementari riunita attorno alla nostra Maestra (con la M maiuscola mica a caso). 84 anni di forza inaudita, una memoria di ferro, ricorda tutti gli alunni, un entusiasmo senza pari, tra Netflix, romanzi e riviste (mi legge su Confidenze!!), gatti, Instagram, canzoni, giardinaggio, viaggi e tante risate, ancora con il suo rossetto rosso acceso. Lei che mi guarda e dice: “guarda qua, la più piccolina, e chi lo sapeva che facevi tutte ste cose?!” Poi ci racconta la sua vita avventurosa prima della scuola, prima di noi, e io mi trovo a pensare quanta forza ci ha trasmesso, ho preso qualcosa da lei, senza nemmeno rendermene conto. Mi ha lasciato una tale carica… un sassolino da dio questo incontro. Avanti tutta con i progetti adesso! 🙂

    • La tua serata deve essere stata proprio una meraviglia e te la invidio parecchio perché anche la mia maestra mi ha trasmesso tantissimo ma non riesco a rintracciarla.
      E meno male che ho evitato la tua ramanzina, tu sai scrollarmi come pochi altri.
      Sono felice che entrambe abbiamo avuto negli stessi giorni una sferzata energica di cui avevamo sicuramente bisogno, quindi vento in poppa!

  5. Capisco bene il senso di delusione per la scrittura, é qualcosa che accompagna anche me nonostante la nuova uscita prossima del mio commissario, chissà magari ne parlerò in un post…
    tuttavia é bello che tu abbia iniziato un nuovo progetto per cui ti faccio tanti in bocca al lupo!
    E poi c’è la buona notizia di tua suocera con la prospettiva di una bella estate davanti a te, quindi buona estate di cuore

    • Mi piacerebbe molto legger un tuo post a riguardo, perché hai fatto un percorso diverso puntando da anni sul self quindi porteresti un punto di vista che però alla fine potrebbe avere molti punti di contatto.
      Grazie davvero per l’affetto, che ricambio, in effetti va considerato che le visite, l’intervento di mia suocera hanno condizionato il quotidiano non solo con la preoccupazione, bensì proprio in concreto (vacanze saltate, tanto tempo in ospedale o incollata al telefono a cercare una visita in tempi normali ecc) quindi poi come la si trova la voglia di mettersi a scrivere se già era al minimo storico?

  6. E’ importante ritrovare la motivazione per progetti cui teniamo così tanto, congratulazioni. Il tuo post mi ha permesso di riflettere su un’area della mia vita in stand by come per te la scrittura: essere un ufficiale di regata. Ho investito così tante energie in questo progetto, l’ ho realizzato ma ora, dopo la pandemia, non riesco a riprenderlo in mano. Un misto di mancanza di energia, di pagina voltata , di consapevolezza che non sarà mai come lo immaginavo, fanno peso specifico difficile da gestire. Un tema che occupa da mesi i miei pensieri e la mia coscienza. La tua esperienza mi insegna che prima o poi arrivi a un punto. Per te una ripresa, per me, chissà. Intanto, in bocca al lupo!|

    • Grazie Elena. Nell’emotività dell’assenza che vivi al momento con la vela di sicuro la sensazione è molto simile alla mia, tuttavia nel concreto la rimessa in moto, o in acqua 🙂 a te risulta più difficoltoso. A me basta un pc, se torna lo slancio. Eppure cogli bene il punto, che non è mai, per donne energiche come noi e molto consapevoli, la praticità della realizzazione, quella si trova, è la testa, quella è parecchio via per molti motivi.
      Non sarà come le immaginavamo, no, non va mai così, ma diamine, potrebbe essere persino meglio! Te lo auguro.

      • Guarda cara in questo momento sono molto negativa su questo ma apprezzo (e faccio mio) il tuo prezioso augurio

  7. Pingback: Rimpossessarsi della scrittura | ilibridisandra

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