About books

La frase che segue c’entra poco col succo del post, ma mi piace e ho deciso di metterla qui, soprattutto per ricordarmi che i libri sono amici e la frustrazione per ciò che gira loro intorno non deve mai avere la meglio.

“A book is not only a friend, it makes friends for you. When you have possessed a book with mind and spirit, you are enriched. But when you pass it on you are enriched threefold.” Henry Miller

Nonostante sia rappresentata da un’agenzia di cui sono soddisfatta e che potrebbe indurmi a vantarmi non poco, visto chi sono gli altri autori nella scuderia, ho portato avanti come sapete, anche autonomamente la ricerca di un editore per l’albo “Un figlio da lontano”, verso la fine dell’estate. L’editore che più mi ha dato speranza, del quale ho parlato già, ha tergiversato e anche se è una pratica diffusa non rispondere, io non ci sto per cui gli ho scritto lunedì (esattamente 5 mesi dopo il loro entusiasta “siamo senz’altro interessati!”)

Gentile Sig.ra xxx

La ringrazio per il tempo che ha dedicato al mio materiale, ma non sono più interessata alla pubblicazione con Voi.

Le parole “prossimi giorni” per me significano a breve, tra un paio di giorni, diciamo massimo una settimana. A maggior ragione considerando le mail pregresse.

Se un lavoro interessa, interessa, se non interessa basta dirlo. Non capisco la strategia del rimando, se non per sfinire l’altro.

Tempo fa un editore mi promise che mi avrebbe risposto, per il sì o per il no, la settimana successiva, sto ancora aspettando, sono passati 3 anni.

Chiaramente nel frattempo ho trovato ben di meglio. Non so se con Voi sarebbe finita allo stesso modo, inizio a temerlo, in ogni caso non mi piace supplicare una pubblicazione, e non credo che il mio lavoro meriti un trattamento simile.

Cordialmente.

Sandra Faè

Ecco la risposta:

Buongiorno. Ho rinviato più volte nei giorni scorsi la mail di risposta allo scopo di poterle motivare meglio il nostro rifiuto a pubblicare il suo albo illustrato. Da questa sua mail imparo che è meglio una risposta stringata ma veloce piuttosto che una circostanziata ma ritardata. La prego di accogliere le mie sincere scuse: non era certo mia intenzione mancare di rispetto a lei e al suo lavoro. Cordialmente.

😀 Lascio che ognuno di voi pensi ciò che vuole riguardo il simpatico carteggio 😀

Non cerco più, perché questa cosa mi ha stremata, ognuno faccia il suo lavoro: io scrivo, la mia agente cerca. Sto valutando di autopubblicarlo, anche se è per me una gran fatica tentare di mettermi in quest’ottica che non ho mai sentito mia. Mi sono informata circa l’acquisto dell’ISBN e potrei anche fare una cosa molto in piccolo, giusto qualche copia dal tipografo per averlo tra le mani. E’ di sicuro un progetto che va ben ponderato e se ne parlerà più avanti. Forse anche molto più in là.

A breve dovrei rimettermi al lavoro con il romanzo di Natallia. “Se leggo te, sorrido.” Laddove quel “te” sta per il mio testo, mi ha scritto in settimana la mia editor, e mi ha dato un bello sprone a non abbattermi.

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Perché l’editoria è un’altalena, la nausea, si sa, si può anche provare, volando in alto.

Immagine di repertorio della sottoscritta in altalena. (La borsa magari potevo anche toglierla!) 😀

 

25 pensieri su “About books

  1. L’editoria è un’altalena, si sa, accettarlo fa parte del gioco, anche se ci sono giorni in cui si vorrebbe solo prendere a calci qualcuno. Meglio però tenere le energie per quando si avrà l’occasione di volare in alto!
    Un abbraccio

    • Grazie, sì hai perfettamente ragione. Nessuno spreco di energia dietro a questo fatto. L’ho messo qui nel blog che significa in qualche modo allontanarlo dal mio io interiore e archiviare la cosa.

  2. Trovo molto istruttivi i tuoi post sull’editoria, grazie della sincerità nel riportare queste mail, sono rimasta a bocca aperta. Quando ho letto la tua mail ho pensato “uau, l’han fatta proprio incazzare, chissà se le risponderanno” e quando ho letto la risposta ho pensato “ha fatto proprio bene a mandarli a quel paese!” 😀

    • Sono una persona molto sincera in tutto e in qualche modo spero che le mie esperienze aiutino gli altri. Perché un’editoria migliore è possibile e talvolta si trova, sottostare a regole poco corrette fa solo male agli autori. Grazie!

    • Eheheh, parli con una che si fa la ceretta all’inguine da sola, ho una bella fibra! Non so se la tipa ha imparato, ciò che fa davvero ridere è che è un editore di forte impronta cattolica, ben dichiarata. Un bacione a te (mi manchi già!)

  3. Sei una grande! Hai fatto la cosa giusta. L’etica del lavoro non esiste quasi piu’ in nessun campo (ne parlavo poco fa con mio fratello) e trovare un minimo di serietà ormai è come trovare un ago in un pagliaio. In bocca al lupo con altri editori! 🙂

    • Ho valutato molto bene la situazione prima di scrivere quella mail, e mi sono consultata con la mia editor. Non essere pubblicata per non essere pubblicata tanto vale dire ciò che penso, e se – cosa di cui dubitavo assai – avessero invece deciso di pubblicarmi, non stava più bene a me, perchè quando poi firmi un contratto sei nelle mani dell’editore, e di firme “ad minchiam” ne ho già messe due! Un rapporto logorato con un editore non lo si recupera più. In quanto all’etica, eh eh eh ne avrei da raccontare. Bacione

  4. Mi dispiace, visto l’argomento che mi interessa molto già pensavo che fosse perfetto da comprare per la biblioteca (e per un’amica, quell’amica che ha adottato da meno di un anno). Sono certa che la tua agente saprà darti le dritte giuste e per il resto… Noi aspettiamo notizie! Baci
    Chiara

  5. Considerando che di case editrici che rispondono ne sono rimaste pochissime, anche io avrei letto nella prima mail un indubbio interesse. Un vero peccato per come sia finita. Hai fatto benissimo a dire la tua, tanto di cappello per la tua mail, quando ce vò ce vò dicono a Roma 🙂

  6. Grandissima.
    Questa moda di non rispondere dei miei colleghi comincia davvero a stressarmi, soprattutto quando cercano di farla passare per l’unica maniera possibile di gestire i contatti con gli aspiranti autori.

    • Il crowdfunding mi pare davvero complicato. Per ora metto da parte e mi dedico ad altro. Guarda nel campo dell’editoria la tenacia vale più di un buon testo, garantito. Bacione a te e VV.

  7. Serve sicuramente una buona dose di elasticità, tolleranza, pazienza, tenacia… è sfiancante! Spero che potrò essere anch’io soddisfatta del mio agente, perché questi aspetti dell’editoria rischiano di fare passare la voglia di scrivere.

    • Il rischio è molto ma molto alto. In questi giorni sto scrivendo molto, ma mi sento in bilico davvero. Scrivere mi diverte ancora molto, ma il contorno inizio davvero a non reggerlo più, nonostante l’agente.

  8. Hai fatto benissimo!!!!!
    (anche se qui in uk sto imparando a diventare imperturbabile)

    Bella che sei, sull’altalena:-)
    Mi hai fatto venire in mente che ci dovrebbero essere playground anche per gli adulti! Ti immagini un posto dove andare a sfogarsi un po’, liberarsi dalle arrabbiature arrampicandosi su e giù? E poi l’altalena, lo scivolo per sentirsi leggeri e aiutare che le cose brutte ci scivolino di dosso…
    Se provo a visualizzarlo questo playground popolato da adulti..hahaha.. mi sembra una pazzia… Eppure potrebbe funzionare 😀

    • Io adoro le giostre tutte, i luna park, il castello delle streghe. A volte lascio perdere, va a giorni, tanto ormai l’etichetta di “polemica” ce l’ho, per cui più spesso non lascio perdere. Ciaooo

      • haha mi sono appena accorta di un lapsus
        “..sto imparando a diventare”. Casomai avrei dovuto dire “a essere!”. Segno che nel profondo so che ancora non sono imperturbabile hehe, ma vorrei presto diventarlo! 😉

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