Cose camarguesi a caso

Dalla A di Avignone, Arles e Aigües Mortes

alla Z di zanzare che no, non ci hanno affatto divorato, erano poche e pure mansuete, potrei fare 1000 post e non raccontarvi ancora tutto di una vacanza che ha rasentato la perfezione assoluta (uniche note negative: il mare piuttosto freddo, in alcuni giorni gelido e caselli autostradali da incubo). Ci siamo immersi tra mare e natura, conciliando alla perfezione il bisogno di relax e la voglia di visitare posti che non ci hanno deluso mai. Ecco qualcosa random, le immagini sono tutte col cellulare perché per le altre occorre il tempo di sistemarle (e il lavoro ha già assorbito l’Orso con i suoi ritmi tremendi).

Io, piscina (nello splendido resort dove abbiamo alloggiato, la porta sulla sfondo è quella del nostro villino)…

… Emanuele passeggiata a cavallo (di due ore e mezza, con Quinoa! Tipico cavallo crin blanc camarguese.)

Altrimenti sempre insieme, qui in partenza sul trenino verso la fauna selvaggia intorno a Saint Maries de la Mer.

A piattelli vince sempre lui, ma non mi stanco di sfidarlo e il luna park ci ha visti quasi ogni sera dopo cena.  

I tori li preferiamo così:

che cosà. Non è una corrida ma la corsa camarguese, comunque un po’ triste per gli animali, anche se la gente pareva divertirsi.

Trovare ancora la lavanda in fiore è stata una felicissima sorpresa, e l’Abbazia di Senonque del 1148 un gioiello vero.

Ma i protagonisti per me rimangono sempre loro, e il centro ornitologico da solo vale l’intero viaggio!

Grazie in particolare a Barbara Liguria e Claudia Bologna per i suggerimenti preziosi via whatsApp, senza di voi non sarebbe stata la stessa cosa!

12 pensieri su “Cose camarguesi a caso

  1. Bellissima la lavanda ancora in fiore! Si, dev’essere un posto da sogno!
    (che se non ci sono i caselli, ci sono i traghetti, Sandra… quando leggerai le mi di disavventure… 😀 )

    • Lette ma non commentate, scusa : ( qualcosina nei trasporti rema contro, e tu non mi conoscevi ancora quando si ruppe l’auto nuova in autostrada a fine luglio, Milano Sirolo 11 ore con allegra tappa sul carro attrezzi fuori Bologna infuocata. La lavanda alla fine ho saputo che la tagliano a metà luglio, quindi giusto in tempo.

  2. Che meraviglia di foto e di vacanza dalla a alla z. Ah, che bello deve essere stato respirare aria così piena di serenità. Scommetto che quasi Camargue batte Grecia….

    • Mi poni un quesito difficile, cara Nadia, perché Camargue è davvero unica e nei suoi colori ricorda tanto la Grecia, ma non nella sua natura davvero appunto unica posizionandosi sul delta del Rodano in una sorta di palude. Diciamo pari, via… Grazie.

    • Sono gli occhiali da vicino, necessari per i Selfie altrimenti manco mi inquadro.
      Bella definizione cavaliere solitario, si è divertito un sacco! Grazie un bacione


  3. Siete andati anche all'abbazia di Senanque! Io ci sono stata in periodo invernale, quindi senza lavanda in fiore. Ma ho visitato il museo della lavanda che è interessante.
    Sì, in vacanza tutti con i visi rilassati e le teste libere 🙂

    • Ci siamo spostati più su proprio per la lavanda, e mi sono detta “se l’hanno tagliata almeno vedremo l’Abbazia!” invece tappeto viola. No, niente torta di riso, tanta carne e tanto pesce.

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