Letture e felicità di aprile

Estraggo il libretto delle felicità dal cassetto e mi rendo conto di non aver segnato neppure una data per aprile! Sì, ad aprile non sono stata molto felice, ma inserisco la retromarcia nel cervello e scovo qualcosa: aver prenotato due settimane di vacanza in Grecia ad agosto a un prezzo accettabile dopo parecchi sbattimenti, uscire dalla metropolitana nel centralissimo e assai decadente corso Buenos Aires, svoltare l’angolo in una via sconosciuta per andare a un evento libresco promettente e scoprire, sotto un cielo blu rarissimo per Milano, un incrocio incantevole e del tutto diverso dal corso che mi sono lasciata alle spalle. Una meraviglia proprio di locali e vecchie botteghe. Tornare ad andare più regolarmente dal parrucchiere, e il teatro certamente. Purtroppo anche cose che sulla carta parevano destinate al diario invece no: il firma copie a Vercelli è stato deprimente e c’è voluto uno sforzo notevole per trovarne i lati positivi, le cose scrittorie sono state spesso un disastro che si riversa su maggio col Salone. Sigh.

Però ho un bell’elenco di libri anche questo mese:

  1. Un dolore così dolce David Nicholls Traduz. Massimo Ortelio voto 10
  2. I Nobel per la letteratura si raccontano AA VV voto 7
  3. Il talento di Mr Ripley Patricia Highsmith voto 9
  4. Sui tuoi fianchi Arianna Ciancaleoni voto 7
  5. La caduta della casa degli Usher E.A. Poe Traduz. Gabriele Baldini voto 8 Racconto
  6. L’amore e il dolore Eva Giusti voto 6 ½

“Un dolore così dolce”e scavalca tutti e diventa il miglior libro letto quest’anno, e dire che mi stava sfuggendo. E’ andata così: in rete vedo che sta per uscire il nuovo libro di David Nicholls di cui sono fan della primissima ora, e penso “strano, non ha pubblicato più nulla dal 2019…” googlo e trovo questo romanzo, che mi era sfuggito, forse uscito in Italia in tempi pandemici, l’ho prenotato in biblioteca e ritirato la mattina del sabato di Pasqua ed è quindi diventata la mia meravigliosa lettura in hotel, nella pioggia, in particolare appena arrivati (quando poi l’Orso mi ha fatto lo scherzo della camera) e la mattina di Pasqua con uno spettacolare aperitivo prima del pranzo. L’ho adorato, la scrittura, la storia di Charlie, un ragazzetto anonimo nell’estate che si concluderà con la morte di Lady D., che sceglie di non proseguire con gli studi al college, ha una famiglia disastrata, e si imbatte per caso in una sgangherata compagnia teatrale destinata letteralmente a risolvergli i mesi di vuoto quando oltretutto combina un casino coi suoi amici che lo escluderanno dal gruppo. E’ una commedia umana e amara sul primo grande amore, su quel sentirsi sempre fuori posto che io ho provato, sui libri, sulle risorse che non pensiamo di avere e invece frantumano i giorni bui. Bellissimissimo!

L’antologia sui Nobel è un acquisto dal solito senegalese fuori da Garabombo e alterna pagine piuttosto pesanti a frasi qua e là di verità assoluta sul potere delle parole, sulle origini spesso poco scoppiettanti di chi poi ha saputo arrivare al massimo riconoscimento.

Del “Talento di Mr Ripley” ho già parlato, quindi sapete mentre “Sui tuoi fianchi” è un buon romance che ho scaricato gratuitamente, cosa che faccio quando ci sono questo genere di offerte da parti di case editrici e/o autori che desidero tenere d’occhio. Niente di wow ma si fa leggere se amate il genere.

Uh, su “La caduta della casa degli Usher” c’è tanto da dire: la scena è questa, Orso sta guardando l’omonima serie Netlix, io sto leggendo e butto un’occhiata ogni tanto, mi respinge e attrae allo stesso tempo e, di sicuro, mi incuriosisce. Googlo, vedo che è tratta da un racconto di Poe, è a 99 cent, lo scarico e leggo subito. Scritto divinamente, insomma è Poe, poi vabbeh io con l’horror proprio no. Però la serie ha del genio, gli otto episodi ricalcano e hanno i titoli di altrettanti racconti come “Il gatto nero” e “Rue Morge” mentre la trama di fondo è un’azienda farmaceutica che commercializza un farmaco immaginario il Ligodone, che darà dipendenza e causerà la morte di migliaia di persone. Molto avvincente, anche se appaiono regolarmente fantasmi e c’è tanto sangue per cui non è per tutti, depurata da questo sarebbe davvero una storia pazzesca.

“L’amore e il dolore” l’ho letto spalmato su più mese e concluso ad aprile. Ammiro Eva Giusti, ero stata alla presentazione a ottobre, eravamo blog amiche da anni, ci sono ancora i suoi commenti qui nel blog, ma parliamo di una decina di anni fa. Si ricordava comunque di me a abbracciarla è stato stupendo, tuttavia oltre a non amare i momoir, e questo suo secondo libro lo è, e per quanto io riconosca che la vita di Eva sia straordinaria, trovo che spesso le conversazioni quotidiane coi figli perdano di fascino sulla carta, sono tirate un po’ in lungo e mi spiace davvero dire che mi ha parecchio annoiata.

Così aprile è alla fine, oggi, dopo giorni invernali, pare che la temperature e il sole siano quelli giusti del periodo, stasera abbiamo un aperitivo con la famiglia della twin e questo mi rende molto felice. Domani è il 1° maggio e mando un abbraccio caloroso ai lavoratori, mentre vi avviso che la prossima puntata di questa rubrica arriverà in anticipo poiché a fine maggio faremo una settimana di vacanza all’estero.

6 pensieri su “Letture e felicità di aprile

  1. buon primo maggio. Tante letture interessanti, io ho appena finito di leggere Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti. Un saggio sui condizionamenti sociali quanto mai attuale.

    • Grazie Giulia, è stata una bella giornata. Beh, stai parlando di un celeberrimo saggio, che in realtà non ho letto, ma che ha fatto epoca, sull’attualità già…essendo indietrissimo è sempre appunto attuale.

  2. Ho visto la serie TV La caduta della casa degli Usher e mi è piaciuta molto. Non sapevo ci fosse il libro, l’ho cercato su Spotify e ho trovato l’audio libro, l’ho messo tra i preferiti!!! Grazie della dritta. Il tuo blog è sempre una fonte di suggerimenti!

  3. Ho già messo in lista Il talento di Mr. Ripley, gli altri non mi ispirano, nemmeno Poe (ma arrivo dalla fatica di aver letto L’uomo nell’alto castello di Philip K. Dick, lettura condivisa con Marina Guarneri e Darius Tred, se vuoi recuperare i loro post-recensione. Mi guarderò la serie tv Amazon omonima, e poi tirerò le fila anch’io. Per ora, molti dubbi e nessuna soddisfazione.

    Subito dopo ho letto il famoso, e molto reclamizzato, It ends with us. Siamo noi a dire basta di Colleen Hoover. L’ho letto perché una editor famosa lo usava come esempio in una sua newsletter, sbagliando diversi riferimenti (siccome sono pestifera, vado a cercarmi direttamente le fonti in inglese o chiedo agli amici oltreoceano). Ottima lettura, non è un romance, non proprio. È un messaggio potente, e ha vinto il messaggio qui, non il romance. Ma si fa presto a raccontarla come fa comodo, nelle newsletter, pur di vendere il solito servizio di editing…

    • Chissà perché ho l’impressione di sapere chi sia la editor! Grrre la Hoover è molto famosa, facile usarla come bandierina.

      Ah non ricordavo che ci fosse una serie sul famoso ma a quanto pare deludente libro di K. Dick!

      Intanto comincio maggio con una bomba di libro, un vero comfort book!

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