Le storie intorno a me

In questi giorni mi sto circondando di storie. Il terzo romanzo che, grazie a voi, si è sbloccato ed ora trabocca di parole nuove. Il corso che ora affronta l’argomento “identificarsi” come persona (dramma esistenziale di tutti, chi sono?) e poi come scrittore. Ogni lezione dispari, la prima, la terza ecc., si fa un passo avanti nella scoperta della scrittura psichica e si scrivono in classe gli incipit delle esercitazioni da concludere a casa e da leggere poi alle lezioni pari. Il componimento di ieri sera era una lettera, alla propria madre, al proprio padre, a un parente stretto, o a un personaggio del passato. Affascinante quest’ultimo ma ho preferito furbamente ripiegare sulla lettera che avevo già pubblicato su Frollini, indirizzata a mio nipotino Nanni per il primo giorno di scuola. Ieri ho proposto un nuovo breve incipit, e oggi ho scritto poche modifiche. Domani dovrebbe apparire su FB. E poi ci sono i libri certo. Ieri sono tornata in biblioteca, dopo molto tempo. Ho trovato Eureka Street nella wish lista da tempo, e un Morozzi. Gianluca Morozzi mi è stato suggerito dal responsabile di sala al ristorante del Reading di Alassio, indovinando in pieno i miei gusti, dopo che io gli avevo brevemente detto quali fossero i miei autori preferiti. Ebbene io ripeto spesso che la vita non sarà mai abbastanza lunga per leggere tutto ciò che vorrei, per cui perdere tempo con libri brutti mi fa davvero arrabbiare, eppure spesso mi vengono regalati libri che non riesco ad apprezzare come il mittente aveva immaginato, un’occasione perduta. Ho un’amica che si ostina a prestarmi/suggerirmi libri che faccio fatica a finire, lei adora Albom Mitch e Marc Levy e io li considero assai sopravvalutati. Così ho trovato geniale che una persona sia riuscita, dopo 5 minuti di conversazione, a fare ciò che a un’altra non è stato possibile in 20 anni! Segnatevi questo nome Gianluca Morozzi, soprattutto per le amiche bolognesi, perchè lui parla della sua città con quell’amore tipico per cui mi pare di sentir 

Dio bono in ogni pagina. Ma può essere, per tutti, un buon autore divertente con quella vena di profondità vera, che non fa mai scadere la narrazione nel cheap. 

Ho terminato il libro di Raffaella, che contiene alcune rivelazioni alle quali ho sempre pensato, senza essere mai riuscita a metterle davvero a fuoco. Ora sto leggendo “Buona Fortuna” di Barbara Fiorio il romanzo di cui vi ho parlato già, quello della presentazione di settimana scorsa, delizioso e godibile, scorre via veloce, e sarà amato da chi cerca una buona commedia, con pennellate di tristezza esistenziale. Si svolge a Genova, e, come per Morozzi, l’identità locale è molto importante. Gianluca Morozzi e Barbara Fiorio si conoscono e trovo che sia un dettaglio simpatico. Io invece, lo ricorderete forse, conosco Loredana Limone, l’autrice di Borgo Propizio. (E’ il più in alto nell’header del blog e ne ho parlato tanto in Frollini) Lei è assolutamente adorabile. Ci siamo incontrate per caso alla presentazione mercoledì scorso. Ha urlato un “Sandraaaa” che mi ha travolta; purtroppo è dovuta scappare prima del tempo per un imprevisto, così il giorno dopo mi ha mandato una mail molto tenera. Tra le varie cose mi ha scritto i suoi recapiti telefonici dicendomi “una volta ci si potrebbe vedere per una bibita”. Erano secoli che non sentivo la parola “bibita”. E mi sono venuti in mente il tamarindo e l’orzata di mio nonno. E le cose buone e un po’ perdute.

Per questo amo tanto le storie, perchè ogni storia sembra una, ma ne nasconde sempre mille altre, come una matrioska infinita di emozioni. 

 

9 pensieri su “Le storie intorno a me

  1. Da lettrice compulsiva, anch’io penso spesso che una vita – per quanto lunga – sia troppo breve per leggere tutto ciò che vorrei. Il sistema della wish list con me funziona poco, perché poi, sistematicamente, mi ritrovo molte new entry del tutto casuali a far sballare la list. Adesso, ad esempio, mi sono trascritta gli autori da te consigliati (Morozzi no, perché era già in lista).
    Stupende le immagini delle storie come matrioske di emozioni e della bibita
    W il tamarindo e l’orzata… ma, scusa, la cedrata e la spuma, no? 😉 C’è chi dice che la spuma sia tipicamente “Old Liguria”. Esiste a Milano?

    PS quando vedrò Andrea, riproverò a sollecitare un contatto con Gianmaria o gli lascio il tuo.

  2. Eccomi Sandra cara!! ce l’ho fatta a venirti a trovare nel tuo nuovo spazio!!…che mi sembra davvero interessante per gli spunti e i consigli di lettura, che io amo molto, e per le belle foto di te, vista con gli occhi innamorati di Emanuele! 😉
    Bentornata amica!!!
    Sai che questo è un periodo di duro lavoro per me, ma prometto che ti seguirò!!
    e anche se non sempre troverai i miei commenti, sai che io ci sono!!e non solo qui!!
    Ti abbraccio come sai! ❤

  3. Anche io ci penso a volte a quanti libri potrei leggere e magari non lo farò mai, quanti libri ho comprato e mai letto e quanti che non conoscerò proprio e magari sono stupendi. Di Morozzi ho letto “L’era del porco” e mi è piaciuto tantissimo, divertente e per me che amo Bologna ancora di più. Di Levy ho letto solo “I figli della libertà” e pure mi piacque tanto.
    Ti sento molto serena e positiva e mi fa molto piacere.
    Un abbraccio

  4. Ti leggo e segno segno segno… leggerò di nuovo ne sono sicura! Fatica commentare su wordpress con il cellulare…ma quando passo per un pc lascio la mia traccia. Baci cara.

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