Copertinario (cit. da un’idea della mia editor Chiara Beretta Mazzotta – grande donna)

La mia maestra delle elementari, responsabile di aver caldeggiato l’uso della fantasia come alleato per affrontare la vita quando picchia duro, nonchè complice nell’aver creato un mostro (io) sempre pronto a buttarsi in una storia nuova (di propria o altrui invenzione) ce ne leggeva qualche pagina ogni giorno. Poi in uno splendido pomeriggio di sole, assistemmo a una fantastica rappresentazione teatrale nei giardini del Castello Sforzesco: rimasi incantata. Nel tempo l’ho poi letto e riletto anche in lingua originale, ho inventato un finale diverso, un pelino più ottimista, che ho inserito nel mio primo romanzo. Leggo tantissimo, lo sapete, sono proprio malata, e ho amato davvero molti romanzi, ma al primo posto rimane sempre lui. Immutato anche il mio amore profondo per “Palla di neve.”

3 pensieri su “Copertinario (cit. da un’idea della mia editor Chiara Beretta Mazzotta – grande donna)

  1. L’ho letto anni fa…. è sono fermamente convinta che la frase “tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri” sia talmente paradossale da essere “vera”… purtroppo! (quanto è odioso tutto ciò… cominciando dal piccolo e finendo in alto!)
    bella la foto!

  2. Me ne venne in mano, quando ero troppo piccola, una versione a fumetti. Fu un trauma. Ma anche la fonte di una serie di domande. A posteriori, una tappa importante della mia crescita. Non ho mai affrontato la versione originale, forse perché per me rimane legato a quelle immagini.

  3. Il primo libro che ho letto in inglese in tutta la mia vita. Ricordo che lo portai anche all’esame di riparazione d’inglese di terza liceo. Curioso come contibuì in modo significativo a farmi cambiare la propsettiva sulla lingua straniera che, da quel momento, divenne una delle mie materie preferite (per quanto non fossi molto dotato)

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