Giornate campali perchè

Perché è lunedì, anzi no siamo già a martedì. Perché il weekend vola e le giornate in ufficio sono eterne. Perché scrivo un post e mi si cancella (riproviamo), perché ho il ciclo a palla, con i crampi tipici dei miei tredici anni. Perché diluvia ed è dura abituarsi a questo notevole incremento di pioggia e andare in giro a Milano allagata.

Perché l’agenzia delle entrate ha scelto me per i suoi cavolo di controlli, la seconda volta in un anno, io lavoratrice dipendente che al massimo metto nel 730 il mutuo, i farmaci, le spese mediche, la ristrutturazione di casa e il rifacimento dell’ascensore condominiale. Che guardassero le dichiarazioni dei veri evasori, ma quelli sono furbi, già. Perché lavoro pure io con l’agenzia delle entrate per cui non stacco mai. Perché boh. Perché ho i capelli in stato di agitazione e venerdì c’è un altro sciopero dei mezzi e mia mamma ha due visite mediche. Perché sta sera c’è Master Chef ma Emanuele è fuori a una spocchiosa cena di lavoro, e guardarlo senza di lui non è la stessa cosa. Perché ho il mal di gola intermittente come le luci di Natale, perché Natale è qui e io un po’ ne ho voglia, ma parecchio anche no.

Ieri sera avevo il corso. Per mezz’ora buona si è riflettuto su come ormai sia del tutto defunto il ruolo sociale del libro, morti i caffè letterari, un panorama triste nel quale lo scrittore può solo cercare un’etica propria. Poi l’insegnante ci ha fatto inventare due personaggi distinti, descrivendoli con 3 frasi di 10 parole. Avevamo 40 minuti e dopo 10 io avevo finito, ho sfogliato un po’ di libri e mi sono innamorata di questi qua:

http://www.usborne.it

E comprato queste card complete di adesivi, che ho intenzione di usare in maniera differente: il cartoncino è spesso con una bella grana, ottima per essere timbrato, quindi stamping e scrap al posto degli stickers, che mi rimangono per altre creazioni. Così, mentre gli altri scrivevano invocando più tempo, io stavo sul divano a giocare con gli adesivi.

Sticker Christmas cards

 

Poi i nostri personaggi si sono sfidati in un torneo tipo tennis, di 12 ne avremmo salvati 6, non era detto che fossero uno per autore, infatti di una ragazza non ne abbiamo scelto nessuno (votazione per alzata di mano, con motivazione) di un’altra entrambi. Dei miei l’ha spuntata Luchino, bimbetto biondo bellissimo ma senza amici. Poi ce li siamo scambiati, a me è toccato un vigile e dovrò raccontarlo a casa in 8 frasi di 10 parole l’una. Non è neppure scontato che i personaggi scartati non possano risultare vincenti. Va a gusti, del resto tutti hanno totalizzato almeno un punto, le regole nella narrativa non sono scienza infusa e quindi nulla è replicabile secondo una ricetta.

 

6 pensieri su “Giornate campali perchè

  1. @ Lisa e Tenar, il gioco sì è interessante,e molto fattibile, serve a “fare palestra” perchè la scrittura è rigore, non solo creatività, per cui essere costretti a scrivere stando in un tot di parole rigidamente prima e con un personaggio non tuo, poi, sblocca e allena. Abbiamo ancora 2 lunedi: vedremo i 6 personaggi in cerca d’autore cosa faranno, ho sentito di straforo che dovranno accoppiarsi 😀

  2. Mi piacerebbe frequentare un corso come il tuo, è proprio interessante. Mi piace tanto quando racconti quello che fate, come funziona insomma. Grazie!
    Un bacione

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