Autore X VS. Autore Y (Lettura condivisa incontro all’autunno!)

Giorni in città, in part time. Domenica mattina mi sono resa conto di essere nervosa, a causa del gran caldo e senza, ovviamente, fare una colpa a mia mamma per la caduta, ero indispettita per questo finale estivo. (Grazie per i pensieri: mamma è autonoma, ma il dolore al ginocchio non passava per cui oggi radiografia: borsite, versamento, forte infiammazione). Così mi sono caricata di incombenze domestiche a sfinimento per azzerare arretrato in ogni angolo, compreso i vetri, perché il malumore rischia di diventare una passaporta (cit. da Harry Potter) per la malinconia pesante, invece se fai andare i muscoli sposti l’attenzione, insomma con me sto sistema funziona. Ho cercato anche di uscire dal torpore scrittorio e in parte ci sono riuscita, grazie a Nadia Banaudi via whattsApp e Cristina M. Cavaliere che ho visto oggi, abbiamo scoperto che ha lo studio vicinissimo casa di mia sorella, per un ottimo gelato e tante chiacchiere.

Domani giornatina niente male con idraulico all’alba e visita medica nel pomeriggio.

Questo per fare un po’ di cronaca, ma ora passo a qualcosa di molto più interessante e spero coinvolgente in maniera concreta. Dunque la scorsa primavera Marina Guarneri e la sottoscritte hanno proposta una lettura condivisa del romanzo La più amata di Teresa Ciabatti, si è unita Iara e in seconda battuta Barbara Businaro. E’ stato molto piacevole, si è creato uno scambio davvero ricco di emozioni e considerazioni su questo romanzo molto particolare, che alla fine è arrivato secondo al Premio Strega, anche chi non lo stava leggendo ha comunque partecipato, l’autrice ha risposto a un tweet di Michele Scarparo, insomma ci abbiamo dato dentro ed è giunto il momento di rifarlo.

Alziamo l’asticella e questa volta scegliamo insieme il libro.

La mia proposta

E quella di Marina Guarneri

un po’ di suspense, dovete cliccare per scoprire di quali romanzi stiamo parlando. Fatto? Ci sono anche le anteprime volendo.

Entrambi hanno il loro fascino, il mio parla (anche) di editoria, e qui tra di noi ci intendiamo. L’autore ha apertamente dichiarato che è molto meglio restare fuori da certi circoli culturali, dal successo.

Quello di Marina può essere visto come il naturale proseguimento della lettura precedente, avendo vinto il Premio Strega appunto davanti a Teresa Ciabatti.

Democraticamente la palla passa a voi, avete tempo fino all’8 settembre a mezzanotte per esprimere la vostra preferenza nei commenti. Domenica 10 tirerò le somme e la settimana successiva potremo cominciare la lettura.

Non è una bella idea per ricominciare e andare incontro all’autunno, ora che i blog stanno riaprendo? Io ho proprio una gran voglia di fare qualcosa tutti insieme, partecipate numerosi, dunque! Grazie!

34 pensieri su “Autore X VS. Autore Y (Lettura condivisa incontro all’autunno!)

  1. Io voto per la proposta di Marina. Ero curiosa di leggerlo e così ci sarebbe uno stimolo in più oltre che un’esperienza che vorrei provare. D’altra parte, La più amata l’ho letto proprio a fronte della vostra lettura condivisa. Perché scelgo la proposta di Marina? Perché sono superficiale (e polemica vabbè ma solo verso me stessa eh) e ho scelto in base al titolo…avrei scelto anche in base alla copertina ma non mi piace particolarmente nessuna delle due. La tua proposta l’ho scartata perché il titolo mi fa noia. Non ho letto quarta, anteprima ne altro. (Auguri di pronta guarigione alla mamma)

  2. Non sapevo di tua madre, ma sono contenta di sapere che la cosa sia superata.

    Bello, io non vedo l’ora di cominciare l’avventura. Se siamo in tanti può essere ancora più
    stimolante. Se vince la mia proposta leggeremo insieme un romanzo che volevo leggere, se invece sarà la tua ad avere la meglio, sarò ugualmente contenta di scoprire un autore che non conosco.
    Votate, dunque, e UNITEVI. 🤗

    • Anch’io, cara compagna d’avventura, sarò contenta qualsiasi sarà l’esito del sondaggio perché sembrano entrambi 2 libri promettenti e leggere di nuovo insieme sarà di sicuro stimolante. Grazie!!

  3. Giuseppe Culicchia scrive degli articoli su Donna Moderna ed è molto simpatico, Essere Nanni Moretti mi attira più delle Otto Montagne, però devo ancora leggere anche quello della Ciabatti che come trama mi interessava.

  4. Io sono curiosa di conoscere il vostro parere sulle otto montagne. Sincera sincera.
    E di sapere che sia arrivato l’arcobaleno perché mai focalizzarsi su altro😉
    Ps. Felice di essere stata inconsapevolmente utile😘

    • Ah, quindi tu da amante della montagna l’hai già letto, potresti comunque unirti nei commenti/opinioni. Vediamo come va la votazione. Sì, ancora grazie, sei stata molto utile.

  5. Le vostre opinioni su entrambi i libri mi incuriosiscono, quindi parteciperò in ogni caso.
    Se devo esprimere una preferenza, vado con Culicchia. Otto montagne lo leggerò comunque, ma solo perché ha vinto lo Strega, altrimenti non so…

  6. Ho letto entrambi gli estratti. Sarà che sono in un periodo no, sarà che un maestrone da tastiera si è impossessato di me (esci da questo corpo!), sarà che mi si sono complicati i gusti, sarà l’andropausa. Sia quel che sia, devo dire che fanno entrambi schifo. Come scriverebbe Culicchia:
    “Dai, Michele, cerca di fare il politically correct…”
    Va bene: a ME fanno entrambi schifo.

    L’incipit di Cognetti è sotto vuoto spinto. Mi pare una versione senza ritmo e senza “verve da tv” di quell’autobiografico buono per tutti di cui è maestro Fabio Volo. Dov’è la storia? Perché dovrei interessarmi a questo ragazzino che va in montagna? Ci sono andato pure io, in montagna. Lo so da me come funziona, non ho bisogno di farmelo ridire. Il fatto poi che la quarta di copertina sia copiata dalla prima pagina, mi fa venire il dubbio che nemmeno l’estensore di quel pezzo di marketing sia riuscito a girare il primo foglio.
    L’incipit di Culicchia è pure peggio. Facciamo finta di non sapere che esista un film che si chiama “Essere John Malkovich”. Facciamo finta che diventare un personaggio noto (e non una blatta) sia un’idea nuova e brillante, e andiamo avanti. Con tutte quelle righe che vanno a capo dopo una o due parole mi sembra un selfer alla prima pubblicazione che, avendo letto in giro per i blog di scrittura creativa che i puntini di sospensione (che sono sempre e solo tre) vanno usati con parsimonia, crede di risolvere il problema e dare ritmo ai pensieri del proprio narratore-protagonista mettendo del bianco nella pagina. Pagina che, ammetto, non sono riuscito a finire.

    Come diceva Sora Lella: «Annamo bbene. Annamo proprio bbene.»

    • Sora Lella docet e io non posso che assentire. Caro Michele, non so se il tuo periodo no riguardi la scrittura o qualcosa di più ampio. Spero solo la scrittura, che al massimo si smette, ben peggio sarebbe smettere di entusiasmarsi alla vita, andro-meno pausa permettendo. Da quello che ho letto qua e là, non saranno due romanzi “della Madonna” ma stanno vendendo, uno ha vinto il premio italico più prestigioso, ergo questo è quello che va, con buona pace delle nostre considerazioni. Fermo restando che se io sconosciuta autrice inviassi i medesimi testi a qualche editore cambiando giusto il titolo tanto per, riceverei se va bene un rifiuto, se va male un silenzio, esperimenti già fatti, con Buzzati per dire, per cui alla fine abbiamo solo la conferma di quanto sia messa male l’editoria. Ci salvano i classici. Un bacione

      • La mia scrittura procede: studio, scrivo, faccio considerazioni. Man mano che imparo le cose capisco quanto sia davvero complicato e mi faccio venire qualche mal di testa e mal di pancia in più che all’inizio; certi giorni – quando la fatica si fa sentire – penso che avrei dovuto continuare con la Settimana Enigmistica, che è più facile che non incastrare personaggi, trame, atti e compagnia varia.
        Non ce l’ho nemmeno con Cognetti e Culicchia: scrivono fin dove possono, con le capacità che hanno.
        Mi domando invece dove siano gli editor: per non correre il rischio di essere un nuovo Lish fanno passare tutto? Sono diventati come gli editor che si trovano su Internet, che fanno per lo più i correttori di bozze?

        Niente niente, uno di questi giorni giro la questione a qualcuno che l’editor lo fa per mestiere. 🙂

    • Michele, tu mi spaventi! Nel senso che mi sorprendi ma visto che mi fai anche un po’ paura l’istinto che mi ha fatto usare “spaventare” vince. Poi certo, c’ho pure rimuginato sul commento che mi fai venire l’ansia di aver sbagliato a scrivere qualcosa. Poi mi passa, eh. E tengo solo la parte buona che porta a migliorarsi. E ora odiami perché ti chiedo: se la tua strada fosse fare l’editor anziché lo scrittore? Almeno, noi lettori, se non possiamo averti come scrittore, avremmo qualcuno che che sa fare bene l’editor. Comunque scherzavo, sul fatto di odiarmi intendo. 😇 (Vero che lasciare un commento è sempre una buona idea?)

      • È sempre una buona idea 😉

        Quanto a fare l’editor: sono vent’anni che per mestiere “aggiusto” le cose. Mo bbasta: avendo superato da un po’ il mezzo del cammin della mi’ vita, voglio giocare anche io a fare l’artista. 😀

  7. Io voto le otto montagne. Non so, però, se tra pupa, lavoro e gruppo di lettura riuscirei a starci dietro. Sono terribilmente in ritardo anche con le letture del gruppo e sì che avevamo tutta l’estate per due romanzi…

    • Sai che immaginavo avresti preferito Cognetti? Alla peggio farai da spettatrice o leggerai più lentamente, noi con la Ciabatti siamo riusciti a non rivelare troppo pur parlandone diffusamente.

  8. non male la prima parte quella meno ludica ma capita, specialmente se di mezzo c’è un familiare.
    Per la seconda parte non mi pronuncio. Diciamo che non mi attirano. Ma sarò curioso di leggervi sul libro scelto.

  9. Ciao, Sandra! Io partecipo solo alla votazione, perché sia l’e-reader che gli scaffali dei libri in attesa assomigliano all’esplosione di una supernova. 🙂 Comunque voto “Le otto montagne” perché amo le montagne e ho un’antipatia a livello orticaria per Nanni Moretti. Sarò comunque curiosa di leggere i vostri responsi, come ho seguito i commenti sul libro di Teresa Ciabatti.

    • Bene, Cristina, segno anche il tuo voto e mi sembra che in questo momento Cognetti sia in leggero vantaggio. Io sto invece assottigliando la pila di libri in attesa, anzi sono messa piuttosto bene, per cui riuscirò a introdurre questa lettura condivisa, sarò felice di saperti comunque partecipe in tribuna. Grazie.

  10. Ardua scelta. Cognetti mi incuriosisce e Cuclicchia è un turineisa. Non voto, perché non so se riuscirei a leggere insieme a voi. Ho un arretrato di libri imbarazzante e per il compleanno ne ho ricevuti altri. Però vi seguirò molto volentieri!

  11. Pingback: Ciao amore e ciao a voi! | ilibridisandra

  12. Ciao Care 🙂 Le otto montagne l’ho già letto e mi sembra naturale votare per esclusione. In ogni caso, seguirò con interesse la vostra avventura. 🙂

  13. Pingback: É nel ricordo il più bel rifugio ovvero come smontare un Premio Strega. Più una recensione in omaggio. – Michele Scarparo

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